Autore Redazione
giovedì
30 Aprile 2020
05:53
Condividi
Cronaca - Alessandria

Coronavirus, l’appello di un medico: “Non buttiamo via gli unici aspetti positivi di questo disastro”

Coronavirus, l’appello di un medico: “Non buttiamo via gli unici aspetti positivi di questo disastro”

ALESSANDRIA – “Non buttiamo via gli unici aspetti positivi di questo disastro: il capitale umano, il buonsenso, l’esperienza acquisita. Manteniamo l’attenzione e il sostegno, aiuteremo noi stessi. Non aspettiamo la prossima pandemia“. Un appello che sa tanto di sfogo quello rivolto da Franco Vergnano, medico neurologo di Casale Monferrato e che ha seguito da vicino l’andamento della pandemia di Covid-19 nella sua città tenendo. Lo ha fatto tenendo contatti diretti con tanti medici in prima linea nell’Ospedale Santo Spirito dove ha operato per tanti anni.Uno sfogo che, nella lettera inviata al presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Alessandria, non fa mistero delle sue preoccupazioni per il futuro se si butteranno via quelli che lui chiama “gli aspetti positivi di questo disastro“.

Vergnano chiede di smetterla di parlare di eroi perché “finirà l’emergenza e i medici saranno ancora insultati e aggrediti. Finirà l’emergenza e le apparecchiature che ora sono arrivate più o meno rapidamente torneranno a richiedere procedure interminabili ed estenuanti. Finirà l’emergenza e i pochi giovani medici esistenti, ora reclutati in fretta e furia dal Servizio Sanitario Nazionale, saranno lasciati a casa e si rivolgeranno all’estero. Finirà l’emergenza e quelle chat nate tra professionisti per fare funzionare le cose (come quella splendida dei Medici di Famiglia di Alessandria) saranno viste con sospetto e forse scoraggiate. Finirà l’emergenza ma continueranno a non parlarsi i sistemi informatici delle varie ASL e ad avere nomi diversi, a seconda dell’Ente, gli uffici preposti all’identico servizio. Finirà l’emergenza ma chi vuole regalare presidi o attrezzature agli Ospedali dovrà trovare l’uscita del labirinto“. Questo medico finisce la sua lettera spiegando che “finirà l’emergenza ma gli uomini di buona volontà dentro e fuori le istituzioni continueranno a scontrarsi con normative infinite che scoraggeranno soltanto loro e non i fuorilegge: non solo in ambito sanitario ma in tutte le attività lavorative che tengono in piedi il nostro Paese“.

In questa lettera, spiega il dottor Vergnano che ormai è in pensiono ma rimane uno stimato e apprezzato neurologo, non ci vogliono essere “accuse, ma si prova solo a fare un’analisi di quello che non ha funzionato in questo momento di emergenza“. Il medico sostiene infatti che sia un errore, “soprattutto in questo momento, fare una caccia alle streghe per identificare chi ha più o meno colpe. Bisogna invece analizzare tutto con senno e tirare le somme per mantenere quanto di buono a livello sanitario questa grave emergenza ha tirato fuori dal nostro sistema sanitario“. Un applauso va comunque fatto a tutto il personale che lavora negli ospedali, “comprese le amministrazioni che improvvisamente si sono trovate a gestire delle carenze importanti, sia economiche che di risorse umane“.

Condividi