Autore Redazione
lunedì
4 Maggio 2020
13:15
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Cronaca - Alessandria

Regione Piemonte: “Sbagliato impedire incontri in luogo neutro tra genitori e figli”

Regione Piemonte: “Sbagliato impedire incontri in luogo neutro tra genitori e figli”

PIEMONTE – L’assessore alla Famiglia della Regione Piemonte Chiara Caucino si è scagliata contro il provvedimento del “Decreto Cura Italia”: secondo l’articolo 7 bis, infatti, gli incontri fra i genitori e i minori in luogo neutro, in caso di crisi familiare o di separazione, devono essere sostituiti da videochiamate. Una scelta opposta a quella che l’Assessore Caucino aveva assunto settimane fa.

«Quasi un mese fa, il 7 aprile, con una mia nota – spiega Caucino – ho previsto che gli Enti Gestori dei servizi sociali piemontesi riattivassero gli incontri in luogo neutro tra i minori e le famiglie d’origine. Ovviamente, nella massima sicurezza. A tal fine, infatti, ho destinato 5.000 mascherine chirurgiche in modo esclusivo ai territori, perché potessero ottemperare senza problemi alle mie disposizioni».

«Proprio questa nota – prosegue l’Assessore – modificava quanto precedentemente prescritto a metà di marzo, ovvero la sospensione di tali incontri nel quadro dell’emergenza pandemica. La loro praticabilità, si specificava chiaramente, doveva essere ripresa alla luce del superiore interesse dei minori. Per i casi nei quali tale previsione non potesse essere attuata, i servizi sociali avrebbero dovuto giustificare con adeguata motivazione».

«La maggioranza che governa il Paese, – continua Caucino – tra le molte dimostrazioni di confusione, inadeguatezza e incapacità può ora annoverare anche questa decisione, che lede i diritti delle famiglie e dei minori in modo gravissimo. Come amministratore pubblico e come cittadino, ancor prima che come avvocato, sono tenuta al rispetto della legge; nondimeno, però, non posso astenermi dal muovere critiche verso questa scelta scellerata».

«Le famiglie sono inquiete e arrabbiate: mi rappresentano ogni giorno la loro indignazione via e-mail e sui social. Non resterò con le mani in mano: nei prossimi giorni, indirizzerò una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro per la famiglia, ai capigruppo di maggioranza, per rappresentare il dolore delle famiglie piemontesi, ingiustamente penalizzate, e del Legislatore regionale, limitato nella propria autonomia. Mentre a Roma si chiacchiera, Sagunto viene espugnata. E i cittadini, ormai, se ne sono resi conto».

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