Autore Redazione
giovedì
5 Febbraio 2015
16:21
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Cronaca - Novi Ligure

In Piemonte picco di influenza “ma non intasate i pronto soccorso”

In Piemonte picco di influenza “ma non intasate i pronto soccorso”

PIEMONTE – Non intasate i pronto soccorso e rivolgetevi prima ai medici di famiglia. L’appello è dell’assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta. Questa settimana come previsto, ha spiegato l’assessore, è stato raggiunto il picco dell’influenza e in tutt’Italia, quindi anche in Piemonte, i passaggi al pronto soccorso sono aumentati. Per questo Saitta ha chiesto la collaborazione degli oltre 3mila medici di famiglia piemontesi perché facciano uno sforzo e aiutino i colleghi degli ospedali, non intasando i pronto soccorso. Analogo appello è stato rivolto a chi si ammala, a rivolgersi prima al proprio medico di famiglia.

I dati settimanali di incidenza delle sindromi influenzali, elaborati dal SeReMi, il servizio di riferimento regionale per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive hanno permesso di appurare che l’incidenza delle sindromi influenzali nella quinta settimana del 2015 è in aumento, con 14,7 casi ogni mille assistiti. Si stima che siano 64.000 i piemontesi colpiti dall’influenza.

Nell’età pediatrica (0-14 anni), l’incidenza è di 30 casi per mille assistiti, nella fascia 15-64 anni l’incidenza è di 28 casi per mille persone, nella fascia di età dai 65 in avanti è di 5,8 casi.
I passaggi in pronto soccorso sono in aumento rispetto alle settimane precedenti: 12, 5 % dei passaggi totali, 15% dei ricoveri totali.
I casi gravi, dall’inizio della stagione influenzale ad oggi, sono 32, 18 uomini e 14 donne: 2 nella fascia d’età 0-14 anni, 26 nella fascia d’età 15-64 anni, 4 nella fascia dei 65anni ed oltre.

In Italia, la percentuale è di 10,4 casi per mille. Nella nostra regione- afferma Saitta-, rispetto agli anni precedenti, l’incidenza è più alta, seppur di poco, a livello della stagione 2002-2003. L’assessorato regionale alla Sanità prosegue il monitoraggio e controllo della situazione, in stretto collegamento con le direzioni delle Aziende sanitarie regionali che, nelle scorse settimane, hanno ricevuto precise indicazioni operative per garantire, in tutte le strutture, le migliori condizioni possibili di assistenza e cura.”

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