5 Maggio 2020
10:17
Coronavirus ha mostrato che con mobilità sostenibile la città è migliore. Ambientalisti indicano la via per ripartire nel modo giusto
ALESSANDRIA – L’emergenza coronavirus ha causato un’infinità di problemi ma ha anche permesso di apprezzare alcune situazioni che potrebbero essere mantenute anche in futuro, quando si tornerà alla normalità. Una di queste è stata evidenziata da molte associazioni ambientaliste (trovate l’elenco in fondo all’articolo) che sostengono la necessità di un ripensamento del traffico e che ora propongono un Piano di azione mobilità urbana post-covid. Il documento è articolato e parte dall’analisi di quanto accaduto finora. L’emergenza ha infatti prodotto una riduzione del traffico motorizzato, aria più pulita, meno inquinamento acustico e la diminuzione degli incidenti stradali.
I promotori del documento invitano quindi a ragionare sulla direzione da intraprendere per la ripartenza. “Riteniamo necessario ri-orientare le scelte dei cittadini verso una mobilità attiva, sia per migliorare la qualità ambientale e il benessere fisico, sia per formare le giovani generazioni a una cittadinanza responsabile, sia per risolvere alcuni dei problemi che sono sorti con la pandemia; a partire dal rischio di aumento del traffico automobilistico legato alla riduzione dell’uso dei mezzi pubblici da parte dei cittadini negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro“.
Lo strumento ideale per perseguire queste politiche è la bicicletta perché “consentirebbe di mantenere le distanze di sicurezza, di favorire l’arieggiamento e quindi la diluizione del droplet, di irrobustire l’apparato respiratorio attraverso l’attività fisica“. Per preservare le migliori condizioni riscontrate in questi due mesi le associazioni chiedono all’amministrazione comunale “di attuare – come sta avvenendo in molte altre città – interventi urgenti per incentivare la mobilità attiva, sia pedonale sia sulle due ruote“. Tra le proposte la realizzazione di piste ciclabili con sola segnaletica orizzontale sia nell’area urbana, sia nel collegamento con i sobborghi entro i 5 km, un piano di manutenzione della rete ciclabile urbana già esistente e di avvio dei cantieri di quelle già approvate. La città dovrebbe anche munirsi di parcheggi per bici sicuri nei pressi di scuole e luoghi di lavoro oltre che incentivare la distribuzione delle merci e della consegna della spesa a domicilio su bicicletta e cargo-bike. Per i pedoni le soluzioni prospettate sono l’allargamento dei marciapiedi riducendo le carreggiate o eliminando i parcheggi, il mantenimento delle misure già esistenti come ZTL e soste regolamentate oltre alla promozione dello smart working.
Le associazioni proponenti sono: FIAB Alessandria gliamicidellebici, associazione ALEx, APS Sine Limes, BlogAL APS, Ciclofficina RiCyclo, Legambiente Circolo Val Lemme, Legambiente Ovadese Valli Orba e Stura, Museo ACdB, Pro Natura AL, Possibile Alessandria – Comitato Macchiarossa, Rete Maldaria, Riprenditi Alessandria, UISP Alessandria e Asti.