6 Maggio 2020
08:29
In Piemonte 35 Usca hanno gestito il 97% dei pazienti Covid a domicilio
PIEMONTE – Istituite per legge dal 24 aprile 2020 (ma in parte già esistenti) con lo scopo di rafforzare la Medicina Generale e Territoriale nel corso dell’emergenza coronavirus, in Piemonte sono almeno 35 le Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) ad operare sul territorio regionale. Al loro interno vi lavorano 376 medici e 21 infermieri.
Questi team, nel solo mese di aprile, hanno preso in carico il 97% dei pazienti positivi al coronavirus a domicilio e il 79,5% dei positivi nelle Rsa, ad Alessandria rispettivamente il 92% e l’83%. Seppur siano leggermente inferiori sono comunque importanti le percentuali di pazienti presi in carico che manifestano i sintomi del coronavirus ma non hanno ancora avuto l’esito del tampone, per la precisione si tratta dell’85,3% di quelli a domicilio e dell’82,3% di quelli nelle Rsa.
Il Consiglio Regionale ha anche istituito il Coordinamento Usca che vede come coordinatori Lorenzo Marino di Cuneo e Marta Mora di Novara. “Vogliamo da subito essere interlocutori della Regione Piemonte e dell’Unità di Crisi per dare il nostro contributo concreto
nelle prossime fasi di gestione territoriale della pandemia per dare uniformità a un servizio che nelle diverse Asl presenta differenze troppo forti a partire dai criteri di presa in carico dei pazienti, dalle modalità di integrazione tra medici di famiglia, medici di continuità assistenziale e medici Usca, e delle garanzie assicurative dei medici“, ha spiegato Martino.