8 Maggio 2020
09:51
Le Regioni vogliono negozi aperti da lunedì 11 maggio. Ma il Piemonte chiede di valutare contagi
ROMA – Nuovo pressing delle Regioni nei confronti del Governo per la riapertura già da lunedì 11 maggio dei negozi al dettaglio. Richiesta, questa, che non sembra trovare la convinzione dell’esecutivo romano che frena e ribadisce la linea della prudenza: prima del 18 maggio non si riapre nulla, perché servono almeno due settimane per valutare gli effetti sulla curva del contagio dell’allentamento delle misure deciso con il Dpcm del 4 maggio.
Tra i governatori più agguerriti ci sono Massimliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Giovanni Toti (Liguria) e Luca Zaia (Veneto), pronti ad aprire tutto dall’11 ma che non forzeranno la mano rimandando quindi di una settimana le riaperture. Anche la Regione Piemonte ha voglia di ripartire ma qui la situazione rimane ancora da monitorare con attenzione. Infatti se Alberto Cirio ha condiviso il documento con cui le Regioni chiedono di poter dare il via libera al commercio al dettaglio da lunedì 11 maggio, allo stesso tempo si è riservata la possibilità di valutare le scelte in base a quello che sarà l’andamento del contagio in questa delicata fase.
Nel corso della conferenza delle Regioni, secondo quanto riportato dall’Ansa, il Piemonte ha fatto notare che “l’Italia ha aree con situazioni diverse” e che quindi le scelte dovranno essere adottate in base “all’andamento del contagio“. Del resto anche nelle valutazioni del Governo romano a influire sulla decisione finale saranno i dati: se dal monitoraggio dovesse emergere una risalita dell’R con zero e degli altri parametri indicati nella circolare del ministero della Salute per valutare l’indice di rischio, tutto il discorso sulle riaperture andrà rivisto. Viceversa, se i numeri saranno positivi, si procederà secondo il programma prestabilito e illustrato dal ministro delle Autonomie Francesco Boccia in Conferenza Stato Regioni e appoggiato anche dall’Anci, l’Associazione dei Comuni, con i sindaci che hanno rinunciato anche ad alcuni loro poteri e prerogative per rispettare le linee guida nazionali.
A partire da lunedì 11 maggio ci sarà l’esame dei dati da parte del ministero della Salute e degli esperti dell’Istituto superiore di Sanità e in base a quelli, ha spiegato Boccia, dal 18 maggio saranno “possibili differenziazioni regionali nelle riaperture, anche in base alle linee guida dell’Inail“. Significa che le misure saranno allentare non in maniera uniforme a livello nazionale ma si interverrà su base regionale a seconda di quel che dicono i dati.