Autore Redazione
mercoledì
13 Maggio 2020
08:56
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Cronaca - Piemonte

Dal 18 maggio le regioni provano a ripartire ma per il Piemonte non ci sono ancora certezze

Dal 18 maggio le regioni provano a ripartire ma per il Piemonte non ci sono ancora certezze

TORINO – Il 18 maggio, con ogni probabilità, il Governo darà il via libera alla fase 2 e mezzo come ormai è stata ribattezzata dai media. In quella data, infatti, verranno autorizzate e regolamentate le aperture di negozi, ristoranti e bar. Un piccolo e ulteriore passo verso la normalità con la consapevolezza che il virus non è ancora stato sconfitto e convive con noi. Entro giovedì il Governo centrale di Roma dovrebbe dare le indicazioni a commercianti e ristoratori su come effettuare le riaperture.

Due sono però le regioni che si interrogano ancora sul loro immediato futuro. La prima è la Lombardia, la più colpita dal Covid-19 e che conta giornalmente ancora centinaia di nuovi casi, la seconda è il Piemonte. Il nostro territorio ha effettivamente visto un calo importante dei contagi da coronavirus, ora sotto i 200 al giorno, ma resta comunque il secondo più in difficoltà d’Italia sul campo dell’epidemia. Ecco allora che non pare poi così scontata una riapertura degli esercizi commerciali uguale al resto d’Italia.

Il governatore Cirio, prima di sbilanciarsi su questo, infatti, attende il confronto con il ministero della Salute. Solo dopo la riunione verranno stilate le linee guida sulla ripartenza e l’inizio della fase 2 e mezzo. Un dato di fatto è che a oggi il fattore R0 in Piemonte è intorno allo 0,5 anche in linea con la media nazionale, un dato che fa ben sperare per il futuro.

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