Autore Redazione
giovedì
14 Maggio 2020
11:40
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Cronaca - Alessandria

Confesercenti: “Linee guida del Governo? Inapplicabili e confuse. Impossibile riaprire locali”

Confesercenti: “Linee guida del Governo? Inapplicabili e confuse. Impossibile riaprire locali”

ALESSANDRIA – Confuse, inapplicabili, destinate a far andare in perdita ristoranti e bar. Confesercenti Alessandria boccia le linee guida del Governo in vista delle riaperture del 18 maggio che inaugurano di fatto la fase 2 e mezzo. Secondo l’associazione dei commercianti con “le nuove regole si riduce ad un terzo la capacità di ristoranti e bar, così si lavora in perdita. Servono nuovi sostegni a fondo perduto per gli operatori“. Queste regole, considerate inattuabili, obbligherebbero infatti migliaia di ristoratori alla chiusura definitiva.

Ecco che le imprese della somministrazione Confesercenti – Fiepet hanno così deciso di bocciare le linee guida sulla ristorazione diffuse dall’Inail. Norme ritenute eccessivamente rigide, spesso anche confuse, ed elaborate senza la partecipazione degli imprenditori del comparto, con circa 300 mila imprese e 1,2 milioni di dipendenti a rischio.

La dimensione media di un ristorante, in Italia, è di 80 metri quadrati. Secondo le linee guida, una capienza sufficiente per appena 20 persone. Si tratta chiaramente di una condizione antieconomica, che impedisce di riavviare l’attività a meno di non raddoppiare i prezzi attuali: ma anche questo ci porterebbe alla chiusura“, spiega il Presidente di Fiepet Confesercenti, Giancarlo Banchieri. Che poi aggiunge: “Troppi punti fondamentali, poi, sono ancora da chiarire. Come si calcola la distanza minima per le persone sedute allo stesso tavolo? Le regole di distanziamento valgono anche per l’esterno del locale? Chi certifica o comunque dà un’indicazione su quali dispositivi di schermatura è possibile installare?“.

Interrogativi, questi, per cui al momento non ci sono risposte: “Se questi nodi non verranno sciolti e le regole non cambieranno moltissime imprese sceglieranno di non aprire piuttosto che lavorare in perdita. Occorrerà introdurre subito nuovi sostanziosi sostegni economici a fondo perduto per gli operatori, o i ristoranti rimarranno chiusi. Non basteranno certo i bonus da 600 o 800 euro a salvare la ristorazione italiana. Invitiamo le Regioni ad intervenire, per concordare con le categorie interessate protocolli alternativi che riescano a contemperare le esigenze di sicurezza con quelle di natura imprenditoriale”.

Va detto inoltre che un aspetto positivo è arrivato nella giornata di ieri con il Governo che ha presentato il decreto in cui è stato ufficializzato l’accordo con Anci per l’ampliamento gratuito dei dehor. “Per venire incontro agli imprenditori Confesercenti si rende disponibile a presentare ai Comuni le loro richieste. Chi vorrà contattarci a riguardo basterà mandare una mail a alservi@confesercenti-al.it“, ha spiegato Michela Mandrino, Presidente Confesercenti Alessandria.

Photo by Jay Wennington on Unsplash

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