Autore Redazione
sabato
16 Maggio 2020
05:35
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Cronaca - Alessandria

I fotografi di Alessandria scrivono a Cirio: “Ci ha abbandonato e dimenticato”

I fotografi di Alessandria scrivono a Cirio: “Ci ha abbandonato e dimenticato”

ALESSANDRIA – Il Comitato Fotografi Professionisti Alessandria ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

La categoria dei fotografi professionisti con propri studi e negozi oggi viene dimenticata e abbandonata dalla Regione Piemonte. Dopo aver trascorso gli ultimi mesi praticamente senza attività lavorativa, la categoria dei fotografi, come tutte le altre penalizzate dall’emergenza sanitaria, attendeva con trepidazione il decreto “Reparti Piemonte“.

La presentazione anticipata del decreto aveva fatto tirare un sospiro di sollievo, con la prospettiva almeno di un supporto concreto da parte della Regione, dato che a livello nazionale non ci sono stati provvedimenti per il settore. Oggi la pubblicazione ufficiale della normativa certifica l’esclusione della categoria dei fotografi professionisti dal provvedimento legislativo di sostegno. Si possono leggere annunci trionfalistici: “Il BonusPiemonte è legge: 116 milioni a fondo perduto per 60.000 attività.

I fotografi professionisti –che rientrano nel codice Ateco 74.20.19 (“Studio fotografico e fotografo ambulante; commercio al dettaglio di articoli e materiale fotografico e affini) sono una delle categorie di lavoratori più penalizzate in assoluto, perché oltre a subire il drammatico rallentamento di tutte le attività, assistono impotenti all’annullamento degli eventi, matrimoni, cerimonie, convegni, manifestazioni sportive, certamente almeno per tutto l’anno in corso. Questa è la base essenziale del loro lavoro. Per svilupparlo i fotografi inoltre assumono personale di supporto sia durante gli eventi che nei loro negozi. Come è possibile che non si tenga conto della drammatica prospettiva di congelamento del lavoro di questi professionisti.

Una domanda sorge spontanea: Cosa spinge ad esempio i responsabili della Regione Piemonte a considerare e sostenere la categoria Ateco 47.78.2 : “Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia per un importo pari a 1.000 euro” e a dimenticare la categoria dei fotografi? Si tratta dell’ennesimo pessimo esempio di “mala burocrazia“ o i fotografi scontano il fatto di non essere ben organizzati in attrezzate o potenti associazioni di rappresentanza. 

Un codice Ateco (ricordiamo il numero a chi lo ha smarrito dall’elenco del decreto: 74.20.19) non è solo un numero. Dietro anzi dentro ci sono persone e famiglie che oggi si sentono dimenticate, meno italiani di altri e meno piemontesi di altri. I fotografi professionisti, rappresentati dal loro Comitato spontaneo, chiedono una risposta, oggi, non in un’altra fase, quella facile delle promesse”. 

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