17 Maggio 2020
14:45
Forza Italia promuove la gestione Cirio: “Giusto il suo atteggiamento prudente”
ROMA – “Deve essere chiaro. Sposiamo in modo totale l’atteggiamento prudente e cauto del nostro presidente, Alberto Cirio, per quanto riguarda le riaperture di questa fase 2. Ci sono dei momenti storici che dovrebbero veder mettere davanti la salute alle rivendicazioni personalistiche, a scopo elettorale, di qualche personaggio politico. E lo diciamo a beneficio di tutti, delle opposizioni ma anche di esponenti
del nostro partito”. Lo sostiene in una nota, il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, coordinatore regionale degli azzurri in Piemonte e i deputati Roberto Rosso, Roberto Pella e Diego Sozzani, vicecoordinatori regionali per il partito.
“Nessuno si diverte a differire delle aperture, nessuno gioca sapendo bene quali sono gli interessi sanitari ed economici in gioco. Ecco dall’inizio di questa pandemia stiamo con Alberto Cirio perché ha sempre messo davanti la salute dei piemontesi anche quando altri predicavano di tenere tutto aperto, compreso il Governo. Invitiamo tutti, e ripetiamo tutti, ad abbassare i toni almeno per quanto riguarda la questione delle riaperture perché a forza di tirare la corda, poi può spezzarsi come è avvenuto con il recapito di una lettera minatoria al nostro Governatore. Oggi è il tempo dell’unità per superare un momento di difficoltà epocale, i solisti, chi canta fuori dal coro se ne facciano una ragione“, si legge ancora nella nota.
Dello stesso parere anche Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera. In particolare il deputato si è soffermato su un aspetto principale relativo alla fase 2: “Non ho mai preso sul serio le mormorazioni e dunque mi rifiuto di credere a chi sussurra che il Piemonte potrebbe decidere, dopo il 2 giugno, di conservare il blocco degli spostamenti con altre Regioni. Premesso che tutto dipenderà dall’evoluzione della curva epidemiologica, e mi auguro come tutti che essa scenda ancora, non posso credere a un ulteriore lockdown interregionale perché lo stesso presidente Alberto Cirio, persona prudente, ha confermato che non esiste un caso Piemonte, essendo da noi l’indice di contagio allo 0,34 e dunque tutto procede per il verso giusto, tranne, misteriosamente, per bar e ristoranti“.