18 Maggio 2020
17:06
Assessore Tronzano: “Piemonte punta a produrre tutte le mascherine che ci servono”
PIEMONTE – L’obiettivo del Piemonte è produrre autonomamente il proprio fabbisogno di mascherine. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività Economiche e produttive della Regione, Andrea Tronzano.
Se diverse aziende della manifattura tessile piemontese hanno già fatto istanza per riconvertire la produzione, le potenzialità dei vari comparti stimano in 700 aziende quelle in grado di lavorare alla produzione di dispositivi, con oltre 6500 addetti.
“Questa è più di un’idea – commenta l’assessore alle Attività Economiche e produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano – è una giusta strategia per fare in modo che il Piemonte possa, nel prossimo futuro, diventare autonomo per la produzione e distribuzione di dispositivi di sicurezza. Abbiamo la capacità come sistema produttivo e come istituzioni di superare le crisi se agiamo in modo sinergico, mettendo in relazione le varie e tante eccellenze che popolano il nostro territorio, tutto questo per fornire gli strumenti corretti per aumentare e tutelare la nostra salute”.
“Il sistema che avevamo pensato a inizio legislatura di supportare dei metadistretti in cui raccogliere le diverse eccellenze imprenditoriali pronte a fare sistema per aumentare competitività e qualità – conferma Tronzano – ci viene in questo senso in aiuto. Il Piemonte dispone di tutti i saperi e delle professionalità necessarie per produrre le mascherine ‘di comunità’ da distribuire alla popolazione, e auspicabilmente anche quella per i lavoratori a basso rischio di contagio, che siano potenzialmente riutilizzabili almeno in parte, per un’esigenza di ecosostenibilità e di qualità. Quelli dell’industria tessile e cartaria e delle tecnologie biomedicali sono tutti settori che vedono la nostra regione in prima linea per competenze e professionalità”.
“Stiamo lavorando con il Politecnico di Torino – aggiunge Tronzano – che ha aperto un tavolo con l’Ente Certificatore UNI per varare una prassi e poi una norma italiana sulle ‘mascherine di comunità’, per ottenere a brevissimo le condizioni per poter realizzare in Piemonte i dispositivi di sicurezza, le mascherine, ‘a chilometro zero’. Sarebbe un segnale quanto mai necessario e uno stimolo per far ripartire in estrema sicurezza tutti i comparti della nostra economia, oltre a dare operatività a una filiera produttiva. Prevediamo la possibilità di produrre in quantità ben superiore ai 10 milioni al mese mascherine tessili lavabili con inserti ricambiabili in tessuto non tessuto (TNT) e mascherine usa-e-getta auto-componibili ‘origami’ in TNT, tutte rigorosamente prodotte nel nostro territorio”.