Autore Redazione
mercoledì
20 Maggio 2020
06:55
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Cronaca - Alessandria

Le api fondamentali per l’esistenza dell’uomo ma sempre più a rischio: la situazione nell’Alessandrino

Le api fondamentali per l’esistenza dell’uomo ma sempre più a rischio: la situazione nell’Alessandrino

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Ha solo due anni di vita, ma forse è una delle ‘Giornate’ più importanti dal punto di vista ambientale. Si tratta della Giornata mondiale delle api, istituita dall’Onu con l’intento di preservare questo insetto e spiegare la sua importanza nell’ecosistema globale. Quest’anno come non mai il 20 maggio però non avrà il sapore dolce del miele. Colpa dei dati di una produzione in forte calo tanto in Piemonte quanto in provincia di Alessandria che parla di una perdita di circa l’80% del prodotto.

Anche nei 24.981 alveari presenti sul territorio alessandrino si fanno sentire le ripercussioni del clima anomalo che non ha favorito la produzione di miele. A rischio un raccolto che rischia di essere anche peggiore del 2019. L’inverno bollente e la pazza primavera segnata da sbalzi termici hanno creato gravi problemi agli alveari con le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare“, spiega il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Questo ha fatto sì che il poco miele che le api sono riuscite a produrre “se lo mangiano per sopravvivere. Le idifficoltà delle api sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori”, ha concluso Bianco.

Una singola ape in media è in grado di visitare circa settemila fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. Tre colture alimentari su quattro, secondo la stima di Coldiretti, dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao. Il clima però ha ridotto sia i tempi di fioritura che la durata dei fiori stessi. Ecco che quasi 2 barattoli di miele su tre arrivano dall’Estero. Per la precisione il 40% dall’Ungheria e oltre il 10% dalla Cina. E questo comporta anche diversi disagi dato che solo sul territorio italiano sono proibiti gli Ogm, cosa che in oriente ad esempio non è così. “Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica“, spiega invece il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.

Va inoltre ribadito come le api rappresentino una risorsa fondamentale per la natura globale. Mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e, colza dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti.

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