mercoledì
20 Maggio 2020
11:10
20 Maggio 2020
11:10
La lettera di Evelina, 18 anni: “Vorrei di nuovo la mia routine e tornare a vedere il viso per intero”
ALESSANDRIA – Evelina ha 18 anni e questo periodo di emergenza non è ancora finito perché la tanto attesa normalità ancora non c’è. Ha voluto condividere con RadioGold il suo pensiero per raccontare cosa voglia dire per una ragazza vivere questo periodo, difficile per tutti, e anche per chi è abituato a vedere il mondo con occhi di speranza. Ecco il suo pensiero:
Sono una ragazza di soli 18 anni, e sono qui stasera a scrivere un mio pensiero. Credo manchi a tutti la solita routine. Per esempio la mia, era passare del tempo con le amiche, uscire il sabato sera, andare a fare shopping, ed è quel far poco che mi manca, perché per me era tutto.
Mi manca vedere il mio viso per intero.
Mi manca poter ridere e scherzare, senza avere mezzo volto coperto.
A oggi l’asfalto è pieno di passi, che contengono paura, la gente vive col terrore, pensa di non poter avere un futuro, e non riuscire a regalarlo ai propri figli.
C’è gente che è chiusa in quattro mura con la malattia, e ogni giorno prega che tutto ciò finisca.
Tutti hanno l’opportunità di vedere i propri congiunti, io no.
C’è mia zia che ha contratto il virus, e da più di due mesi la vedo solo attraverso a uno schermo. È bruttissimo vederla e non poter sentire il profumo della sua pelle, sapere che non sta bene e che io e la mia famiglia non possiamo starle vicino come vorremmo. Voglio solo che tutto questo finisca, per poter ricominciare a camminare per strada senza paura, per poter riabbracciare tutti senza paura, non avere più la regola di stare ad un metro di distanza, persino dalla tua famiglia.
Ce la faremo?! Ringrazio i nostri eroi , medici e infermieri, che si portano il terrore dentro, ma continuano ad aiutare tutti noi.
Mi manca vedere il mio viso per intero.
Mi manca poter ridere e scherzare, senza avere mezzo volto coperto.
A oggi l’asfalto è pieno di passi, che contengono paura, la gente vive col terrore, pensa di non poter avere un futuro, e non riuscire a regalarlo ai propri figli.
C’è gente che è chiusa in quattro mura con la malattia, e ogni giorno prega che tutto ciò finisca.
Tutti hanno l’opportunità di vedere i propri congiunti, io no.
C’è mia zia che ha contratto il virus, e da più di due mesi la vedo solo attraverso a uno schermo. È bruttissimo vederla e non poter sentire il profumo della sua pelle, sapere che non sta bene e che io e la mia famiglia non possiamo starle vicino come vorremmo. Voglio solo che tutto questo finisca, per poter ricominciare a camminare per strada senza paura, per poter riabbracciare tutti senza paura, non avere più la regola di stare ad un metro di distanza, persino dalla tua famiglia.
Ce la faremo?! Ringrazio i nostri eroi , medici e infermieri, che si portano il terrore dentro, ma continuano ad aiutare tutti noi.
Evelina.F.