Autore Redazione
mercoledì
20 Maggio 2020
14:12
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Cronaca - Alessandria

Contro il covid anche la ricerca: l’ospedale di Alessandria accelera per curare meglio

Contro il covid anche la ricerca: l’ospedale di Alessandria accelera per curare meglio

ALESSANDRIA – Il dramma del coronavirus vissuto dalla provincia di Alessandria è anche un modo per sconfiggerlo. L’Azienda Ospedaliera di Alessandria sta vivendo sulla propria pelle, insieme ai cittadini, la gravità della situazione ma al tempo stesso sta raccogliendo dati e informazioni per proseguire un percorso di ricerca che si spera possa fiaccare il nemico invisibile. Il lavoro sta mettendo in relazione l’ospedale alessandrino, l’AslAl, l’Università del Piemonte Orientale, quella di Padova, l’ateneo di Zurigo e l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Lo hanno spiegato il direttore generale Giacomo Centini e i medici Guido Chichino, Direttore Malattie Infettive e Docente Universitario, Antonio Maconi, Responsabile Infrastruttura Ricerca, Formazione e Innovazione, e Annalisa Roveta, del Clinical Trial Center dell’Azienda ospedaliera. In tutto sono 32 gli studi clinici avviati, necessari, ha spiegato Centini, ad affrontare meglio la malattia. “Chi fa ricerca“, ha infatti spiegato Centini, “cura meglio” e proprio grazie a questo assioma è stato possibile “far fronte a questa situazione inimmaginabile“.

In questi mesi l’azienda ospedaliera ha percorso due strade in parallelo, da una parte ha garantito la salute dei pazienti, dall’altra ha spinto in avanti i livelli di conoscenza del covid, inizialmente molto limitati. D’altronde, è stato aggiunto, il covid-19 è una patologia ambientale e questa forma di malattie sarà sempre più evidente. Il lavoro, ha sottolineato Guido Chicino è consistito nello sfruttamento delle evidenze scientifiche poi applicate alla pratica clinica, a fronte di un decorso della malattia in evoluzione e anche di un numero di lavori scientifici esiguo. “Solo a maggio – ha spiegato Chichino – sono usciti i primi lavori significativi della Cina“. Eppure ad Alessandria il lavoro prodotto è stato molto con 20 pubblicazioni e soprattutto, ha spiegato Antonio Maconi, con il riconoscimento del ruolo della realtà alessandrina in gran parte della comunità scientifica nazionale, oltre che in molte linee di ricerca.

Intanto l’aspetto sanitario sta lentamente migliorando, sebbene il duplice percorso, uno dedicato al covid e l’altro all’attività ordinaria, proseguirà ancora a lungo. Ma le notizie che arrivano dall’ospedale sono incoraggianti: alle 12 di oggi i pazienti positivi al coronavirus, ricoverati in malattie infettive, erano 8.

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