21 Maggio 2020
06:39
Trattativa ex Ilva: fumata nera tra sindacati e Arcelor Mittal. Oggi nuovo presidio a Novi
NOVI LIGURE – Si è concluso con un nulla di fatto il confronto in videoconferenza tra i sindacati e Arcelor Mittal organizzato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 20 maggio, in Prefettura. L’azienda, infatti, non è voluta scendere a compromessi nonostante anche il tentativo di mediazione del Prefetto Olita che aveva chiesto alle parti di venirsi incontro. Sul tavolo della trattativa la cassa integrazione straordinaria per l’emergenza Covid-19 dei 600 dipendenti dell’ex stabilimento Ilva di Novi Ligure e soprattutto chiarimenti sul piano industriale che ancora oggi non è stato presentato dalla società creando di fatto enormi perplessità sul futuro.
“Nel corso della riunione l’azienda si è dimostrata chiusa e risoluta nel continuare per la sua strada. In questo modo non è possibile trovare alcun tipo di accordo“, spiega Anna Poggio della Cgil. Da qui la decisione da parte dei sindacati di proseguire il blocco delle merci e lo sciopero a oltranza indetto già martedì 19 maggio. Proprio nella mattina di oggi si terrà una nuova assemblea sindacale davanti allo stabilimento di Novi Ligure per capire come procedere e fare il punto della situazione anche con gli operai.
Intanto si aspetta con particolare interesse e ottimismo l’incontro previsto per il 25 maggio al Mise. A quel tavolo, voluto e convocato dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, parteciperanno i vertici di Arcelor Mittal, i commissari straordinari Ilva in Assemblea straordinaria e i sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Uglm e Usb. In quel giorno il Governo dovrebbe dare un ultimatum alla multinazionale per presentare il piano industriale e declinare il futuro dell’ex Ilva.