21 Maggio 2020
15:28
A rilento la cassa integrazione in Piemonte: solo uno su nove l’ha ricevuta
TORINO – Va decisamente a rilento il pagamento della cassa integrazione in Piemonte da parte dell’Inps. Colpa di una lentezza importante nel vaglio delle pratiche e della mancata celere erogazione di liquidità per pagare chi da marzo è senza lavoro. Insomma, tutto il contrario di quanto assicurato da Regione e Governo nelle scorse settimane. A questo si deve aggiungere la mancata accelerazione – sperata e promessa – del sistema di anticipo della cassa da parte delle banche. Un sistema di cui proprio la Giunta Cirio si era interessata sottoscrivendo poi anche un accordo con Intesa Sanpaolo, che però è anche l’unico istituto ad aver aderito a questa iniziativa. Risultato? A oggi sono solo i correntisti della banca in questione ad aver ricevuto l’assegno, mentre altri sono in attesa dell’appuntamento per aprire il conto e quindi – come da accordi siglati con la Regione – ricevere l’anticipo della cassa.
A oggi in Piemonte sono arrivate alla Regione oltre 56 mila richieste di cassa integrazione in deroga da parte di quasi 32 mila aziende in seria difficoltà a causa della crisi economica provocata dal lockdown per evitare l’aumento di contagi da coronavirus. Di queste, a inizio maggio, solo ottomila erano state trasmesse all’Inps che a sua volta (riporta la Repubblica) aveva evaso duemila richieste. Da quella data ci sono state importanti accelerazioni che hanno portato al rilascio di poco meno di 22 mila autorizzazioni. Sempre e comunque un passo in avanti importante per una regione che, rispetto alle altre, è rimasta piuttosto indietro dal punto di vista burocratico per lo smaltimento della cassa, tanto che un solo addetto su nove l’ha ricevuta.
Va inoltre detto che a livello Nazionale, l’Inps ha autorizzato ad aprile oltre 772 milioni di ore di cassa integrazione ad aprile con una crescita del 2953% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un dato questo diffuso dall’Osservatorio sulla cassa integrazione dal quale emerge la crescita enorme della cassa ordinaria (+9.509%) e di quella in deroga (+239.056%) legate all’emergenza Covid-19 e un calo della straordinaria (-30,3%). Nel solo mese di marzo l’Istituto previdenziale ha inoltre ricevuto da tutta Italia 144.203 domande di disoccupazione con un aumento del 37,2% rispetto a marzo 19.
Intanto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha annunciato su Twitter che “a 48 ore dalla pubblicazione del decreto Rilancio, l’Inps ha pagato a 1,4 milioni di lavoratori l’indennità di 600 euro di aprile. Fra domani e lunedì il bonus arriverà all’intera platea dei beneficiari. Un aiuto concreto a milioni di cittadini in questo momento di difficoltà“.