25 Maggio 2020
15:37
“La casa dei mutilati non meritava quella fine”: una cittadina addolorata per la mancata tutela di quel luogo
ALESSANDRIA – La triste storia della Casa dei mutilati ad Alessandria ha addolorato una cittadina che per anni ha frequentato quell’edificio, un simbolo della città oltre che un patrimonio architettonico. Lo sgombero di questa mattina restituisce legalità a quel complesso ma non risolve il degrado, dice la nostra lettrice, che quel luogo ha patito per troppo tempo.
“Sono la figlia della signora Rosanna Ferrari che, dal 1952 al 2006, fino all’ultimo giorno della sua esistenza, è stata la segretaria dell’Anmig. Ricordo con quanta dedizione e spirito patriottico e orgoglio i presidenti e consiglieri che si sono avvicendati nell’ufficio hanno portato avanti le idee e le finalità dell’associazione. Ormai il palazzo è di altra proprietà e le persone che una volta erano all’interno non ci sono più, ma la loro memoria non meritava questo affronto e la palazzina avrebbe dovuto essere tutelata come patrimonio storico e non lasciata al degrado almeno per il rispetto delle idee che rappresenta. Questo è lo stato di miseria morale reale in cui Alessandria è stata lasciata cadere.”
Firmato Paola Penna