12 Febbraio 2015
13:05
Gli autotrasportatori dell’Ilva la settimana prossima a Roma
AGGIORNAMENTO VENERDI’ – Gli autotrasportatori legati allo stabilimento Ilva sono ancora molto arrabbiati. L’incontro di venerdì a Milano degli autotrasportatori novesi con i colleghi del Veneto e di Taranto, oltre che con le federazioni nazionali di categoria, ha confermato l’intollerabile situazione subita dalle aziende di trasporto. Le imprese, da 8 mesi, devono ricevere ben 12 milioni dal gruppo siderurgico. Un ritardo che sta mettendo in ginocchio le aziende di trasporto collegate all’Ilva. Per continuare a tenere alta l’attenzione gli autotrasportatori hanno quindi deciso di dare il via a un’altra iniziativa. Partiranno in massa verso Roma la settimana prossima, probabilmente martedì. Sarà un’altra rumorosa protesta per ottenere risposte e soprattutto quanto dovuto.
NOVI LIGURE – La protesta degli autotrasportatori novesi per oggi è ferma anche se domani potrebbero esserci novità importanti. Sabato scorso e martedì i camionisti avevano formato lunghi serpentoni con i loro veicoli, a Novi e Serravalle prima e sulla provinciale tra Novi e Alessandria dopo. L’iniziativa era scattata per attirare l’attenzione e spiegare che da 8 mesi le aziende di trasporto legate allo stabilimento di Novi Ligure, di cui il 60% proprio dell’area novese, attendono il pagamento di circa 12 milioni di euro dal gruppo siderurgico. La somma è impressionante e soprattutto a rischio ci sono centinaia di posti di lavoro.
Da qui l’esasperazione degli autotrasportatori che si sono affidati anche al Gabibbo del giornale satirico Striscia la Notizia (il servizio televisivo dovrebbe andare in onda a breve) pur di dare massimo risalto a una vicenda divenuta insopportabile.
Se però la situazione oggi è tranquilla, potrebbe non esserlo più domani. Come spiegato da Luciano Bergadano, presidente provinciale della Federazione Autotrasportatori Italiani, è infatti previsto un incontro per venerdì a Milano con i camionisti del Veneto e di Taranto oltre che con le federazioni nazionali di categoria. “Vedremo in quella sede cosa scaturirà – ha spiegato il presidente. L’ipotesi di Sanremo non è tramontata ma ci sono dei problemi per la grandezza dei mezzi, certo sarebbe un’azione eclatante”.
Intanto però un piano B c’è già e cioè una iniziativa la settimana prossima: “andremo a Roma con tutti i mezzi, questo 99 su 100 lo faremo“.