27 Maggio 2020
10:22
In 24 ore contagi raddoppiati in Piemonte, ma c’è l’effetto Rsa. Vineis: “Situazione resta positiva”
PIEMONTE – Il bollettino diffuso nella giornata di ieri dall’Unità di Crisi della Regione ha evidenziato un raddoppio dei nuovi contagi in poco meno di 24 ore in Piemonte. Nello specifico nella giornata di lunedì 25 maggio i nuovi positivi al test del Covid-19 erano stati 48, mentre quelli di martedì 26 maggio ben 86. Un dato che potrebbe far pensare a un ritorno di fiamma del coronavirus o allarmare se non spiegato nel dettaglio.
E in questo senso vengono in nostro aiuto i chiarimenti proprio dell’Unità di Crisi regionale. Perché nell’aumento importante che si è verificato in Piemonte bisogna anche tenere l’effetto Rsa. Degli 86 positivi ben 24 arrivavano dalle case di riposo. Proprio le strutture per anziani in questi mesi sono salite agli onori della cronaca come focolai che troppo spesso sono scoppiati improvvisamente tanto nella nostra regione quanto nel resto d’Italia.
Se è vero che il numero dei contagi è sensibilmente aumentato nel giro di sole 24 ore, i segnali sul progressivo miglioramento della situazione restano comunque incoraggianti. Il motivo sta nella tendenza, rispetto a inizio mese, a una costante diminuzione dei contagi. Per capire infatti gli effetti del dopo lockdown, e comprendere se ci sarà o meno in Piemonte una seconda ondata del coronavirus, si vedranno intorno alla metà di giugno. Confortanti, in questo senso, sono anche le parole dell’epidemiologo Paolo Vineis che ad Agorà su Rai Tre ha voluto rassicurare sull’attuale situazione: “In Piemonte abbiamo un sistema basato sui colori, dove il rosso corrisponde a necessità di lockdown, la situazione al momento è buona poiché tutta la Regione è nell’area bianca. Sarà cruciale il tracciamento dei contatti”.