Autore Redazione
giovedì
28 Maggio 2020
08:18
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Cronaca - Alessandria

Coronavirus, Asl: “In provincia ancora 1200 persone in quarantena e 50 mila schede aperte”

Coronavirus, Asl: “In provincia ancora 1200 persone in quarantena e 50 mila schede aperte”

ALESSANDRIA – 50 mila schede di segnalazioni rimaste aperte, 1200 persone ancora in quarantena. Questi alcuni numeri sull’emergenza coronavirus in provincia di Alessandria evidenziati da Orazio Barresi, referente del Sisp, Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Alessandria e direttore del Distretto di Novi e Tortona in occasione dell’ultima Commissione Politiche Sanitarie del Comune di Alessandria. Già qualche settimana fa, ai nostri microfoni, Barresi aveva ammesso le difficoltà che il Sisp aveva avuto nell’affrontare un’emergenza imprevista.

“Sappiamo che ci sono persone in quarantena da marzo” ha sottolineato il medico “questo accade perché i risultati dei tamponi non ci consentono di liberarli. Addirittura, tra chi è ancora in quarantena, c’è chi ha finora svolto anche 18 tamponi. I tempi lunghi di attesa sono dovuti alla processo di refertazione che comporta spesso molto tempo. Innanzitutto all’inizio in Piemonte c’erano solo due laboratori accreditati. Oggi c’è il tema dei reagenti: nel laboratorio dell’Ospedale di Alessandria, ad esempio, possono arrivare anche mille tamponi al giorno ma poi ci sono solo 250 reagenti. Insomma, è come quando una persona ha in mano l’impegnativa per una visita ma non riesce a trovare un professionista che svolga questo esame. Purtroppo, dopo che il tampone resta nel congelatore per qualche giorno si deve ripetere”. All’inizio dell’emergenza, inoltre, Barresi ha evidenziato una “gestione problematica” dei casi a causa di una mancanza di un supporto informatico adeguato che evidenziasse chi dovesse fare i tamponi. “La collaborazione coi medici di famiglia ci ha permesso di avere canali privilegiati: dai primi di maggio tocca a loro segnalare i casi. Il portale che in precedenza si limitava a raccogliere i dati oggi è diventato un prezioso strumento di comunicazione sulle condizioni dei pazienti”.

Foto di congerdesign da Pixabay

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