28 Maggio 2020
11:52
Piemonte, Liguria e Lombardia osservati speciali: scienziati in dubbio su riapertura
ROMA – “Stiamo osservando l’andamento della curva epidemiologica, ma solo alla luce dei dati di venerdì 29 maggio, quando sapremo con precisione se sulle aperture del 18 maggio il sistema ha tenuto nel suo complesso, potremo prendere una decisione“. Questo il commento del Comitato tecnico scientifico chiamato nelle prossime ore a esprimersi favorevolmente o negativamente sulla possibilità di riaprire i confini tra regioni a partire dal 3 giugno. Ci sarà comunque tempo sino a lunedì pomeriggio per studiare nel dettaglio la situazione. Poi la riunione con Palazzo Chigi, da dove partirà la decisione finale.
Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti Lombardia e Piemonte, mentre nelle ultime giornate anche la Liguria dove la curva dei contagi sta leggermente crescendo. In Lombardia solo ieri sono stati accertati altri 384 nuovi positivi, ovvero il 65% del totale italiano. L’incremento di casi nella nostra regione è stato invece di 73, diventando il secondo territorio con più casi in un giorno di tutta Italia, mentre la Liguria si è posizionata al terzo posto con un incremento di 39 casi.
E sono proprio questi dati che non fanno star tranquilli gli scienziati che hanno iniziato ad occupare una posizione attendista e cauta, ben diversa da quella di inizio maggio in cui si lasciava intuire ben più rosei panorami. La chiusura dei confini di Piemonte e Lombardia – con la possibile aggiunta della Liguria – potrebbero così protrarsi per un’altra settimana (quindi sino al 10 giugno). Questo solo per valutare al meglio i dati: ovvero se la curva rappresenta l’inizio della possibile seconda ondata oppure solo una crescita fisiologica dettata dalla riapertura salvo poi esaurirsi e ridiscendere.