Autore Redazione
lunedì
1 Giugno 2020
18:08
Condividi
Cronaca - Alessandria

Cirio: “Piemonte è in salute. Trend dati covid in netta discesa”. Numeri ok anche in provincia

Cirio: “Piemonte è in salute. Trend dati covid in netta discesa”. Numeri ok anche in provincia

PIEMONTE – “Siamo una regione in salute, possiamo ripartire”. Il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha elencato i numeri positivi del monitoraggio sulla diffusione del coronavirus in Piemonte che consentiranno di riaprire i confini della regione dal 3 giugno, con la previsione di fare lo stesso anche per quelli verso i paesi stranieri intorno alla metà del mese.

Registriamo un continuo e netto trend discendente dei dati” ha sottolineato il Governatore i dati sono estremamente buoni. Oggi sono stati registrati 54 posti ancora occupati nelle terapie intensive, 21 positivi e purtroppo altri 9 decessi. Il Piemonte ha comunque superato le tre “pagelle” del Ministero riguardo quattro precisi parametri”. 

Abbiamo costituito una importante capacità di contact tracing, la prima pietra di quella medicina di territorio che mancava nella nostra regione. Non appena il virus compare siamo in grado di aggredirlo. Dal Ministero verificano ogni settimana la nostra capacità di monitoraggio, attraverso quattro indicatori, attestati tutti intorno al di sopra del 90%, ben oltre la soglia minima del 60%. Il primo è la capacità di accertamento diagnostico: il Piemonte riesce a isolare tutti i familiari di un positivo tre giorni dopo i primi sintomi quando la soglia è 5 giorno. Poi c’è il valore Rt: oggi siamo allo 0.5, quando il limite è 1. Poi l’occupazione dei letti covid o di terapia intensiva: il nostro valore è 12% quando il limite è 30% e anche sui focolai il trend è discendente”.

Non è mancato, poi un riferimento alla provincia di Alessandria:Il 25 e 26 marzo abbiamo registrato un numero di casi superiore in provincia ma poi abbiamo scoperto che l’aumento era dovuto allo screening di alcune rsa, tra ospiti e dipendenti. Poi il livello è tornato sotto la soglia. Anche per la provincia di Alessandria quindi non abbiamo preoccupazioni, le cose procedono bene ha detto Chiara Pasqualini, del Servizio di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive.

L’ultimo giorno dove nella mappa della provincia c’era un quadratino giallo è stato il 29 maggio” ha aggiunto Cirio.

Capitolo test sierologici: “Siamo ancora lontani dall’immunità di gregge” ha sottolineato il dottor Bartolomeo Griglio “sui test finora effettuati abbiamo registrato una presenza degli anticorpi del coronavirus che va dal 3 al 7% delle persone testate. Tra questi solo lo 0.1% era poi positivo anche al tampone. Dati tranquillizzanti”.

“Grazie ai medici “sentinella”, quelli di famiglia, è cambiata la modalità di rilevazione dei dati. Ora siamo in grado di monitorare anche a livello comunale l’infezione. Il Servizio di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive effettua monitoraggi giornalieri su eventuali nuovi focolai, individuati e circoscritti attraverso il contact tracing. Insomma, prima inseguivamo i casi, oggi interveniamo in modo precoce. A fronte di un sospetto i conviventi vanno subito in isolamento fiduciario e vengono sottoposti a tampone”.

“Oggi la presenza sul territorio è più forte ha aggiunto l’assessore alla Sanità Luigi Icardi “i sisp e le usca sono stati potenziati, la macchina è più strutturata e potente. Ci stiamo attrezzando per tenerci pronti in vista di una eventuale ricaduta in autunno, che ci auguriamo non possa avvenire. Insieme a tutte le altre regioni abbiamo chiesto al Ministero di abbassare a 60 anni l’età per poter effettuare il vaccino anti-influenzale gratis e di prevedere altre forme di vaccinazioni per sanitari e rsa e 60 anni. Insomma, la macchina è oliata e funziona”.

Condividi