5 Giugno 2020
05:35
Sulle strade dell’Alessandrino tra le schiave del sesso per un progetto che racconta le loro storie
ALESSANDRIA – Gli spalti cittadini, la SR10 che va a Spinetta Marengo, gli appartamenti in palazzi insospettabili trasformati in luoghi di piacere. Il mercato della prostituzione ad Alessandria è vasto e soprattutto è davanti gli occhi di tutti. Come lo è del resto in molte altre zone d’Italia. Ma dietro ogni freddo numero pronto a essere snocciolato ci sono storie di donne, ragazze e bambine a cui è stata portata via l’identità e la libertà.
Ed è anche per questo motivo che è nato il documentario Afraid of Destiny – legato al bando Frame, Voice, Report promosso e finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte – che ha coinvolto il Collettivo X di Torino insieme a Cultura e Sviluppo Alessandria, alla Comunità San Benedetto al Porto e all’Associazione Argo di Asti. Il tema è uno, pressante. un tema spesso nascosto o a cui comunque non viene dato il peso e lo spazio che meriterebbe: quello dello sfruttamento e della tratta di ragazze nigeriane sui territori di Alessandria e Asti.
Protagoniste del documentario sono proprio quelle ragazze a cui è stato rubato il sogno di un futuro e di una vita migliore. Destiny, Princess, Joy sono tutte ragazze piene di vita e dai nomi carichi di speranza. Ragazze arrivate in Italia dalla Nigeria e costrette a prostituirsi insieme a tante altre come loro provenienti dall’Africa piuttosto che dai Paesi dell’Est o dell’Asia. “L’obiettivo del progetto è quello di produrre il desiderio di cambiamento nei possibili consumatori del sesso a pagamento di domani. Dargli insomma un aiuto a considerare il legame inscindibile fra domanda di prostituzione e violenza della tratta, contribuendo a far riconoscere queste donne come soggetti e non oggetti, con diritti uguali a quelli di tutti gli esseri umani”, spiega Fabio Scaltritti, presidente dell’Associazione Comunità San Benedetto al Porto.
Il progetto, che è in fase di conclusione (iniziato a febbraio 2019, infatti, è destinato a concludersi a giugno 2020), affronta in particolare due degli obiettivi posti dall’Agenda 2030 Per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero quelli delle tematiche legate alla Parità di genere e al fenomeno Migratorio. “Questo lavoro si pone l’obiettivo di avviare riflessioni e attivare atteggiamenti proattivi nei confronti del fenomeno della prostituzione locale, lavorando su due target e con differenti tempistiche: in primo luogo è stato realizzato il documentario Afraid of Destiny, poi abbiamo organizzato alcuni incontri per stimolare il confronto e il dialogo tra le donne vittime di tratta, gli operatori che le seguono e i giovani della provincia, al fine di far ascoltare direttamente le loro testimonianze e aiutare i ragazzi a superare eventuali pregiudizi e informazioni sbagliate“, ha spiegato a sua volta Alessio Del Sarto, direttore dell’Associazione Cultura e Sviluppo Alessandria.
Afraid of Destiny non racconta solo un fenomeno ma lo spiega attraverso i volti e le storie “di chi è stata vittima di tratta. Sul territorio di Alessandria e Asti purtroppo lo sfruttamento della prostituzione è sotto gli occhi di tutti ed è per questo che lo abbiamo voluto raccontare“, ha spiegato a sua volta Marco Madonia, responsabile del progetto per l’Associazione Cultura e Sviluppo. “Il progetto non si è fermato neppure durante il periodo di lockdown legato alla diffusione del Covid19, poiché i ragazzi, con grande spirito di adattamento e intraprendenza, hanno trasferito le attività di incontro con i compagni sul web, attraverso le più diffuse piattaforme dedicate alla videoconferenza“, ha concluso Madonia.