Autore Redazione
lunedì
8 Giugno 2020
14:34
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria dieci nuove aree dove poter ampliare i dehors

Ad Alessandria dieci nuove aree dove poter ampliare i dehors

ALESSANDRIA – Dopo la possibilità di ampliare i dehors negli spazi pubblici, l’amministrazione di Alessandria ha deciso di andare ancora più incontro ai titolari di bar ed esercizi di somministrazione. Sono dieci le nuove aree individuate in città dove sarà possibile allestire i dehors dato che, in alcuni casi, la presenza di stalli di sosta e aree parcheggio vicino agli esercenti non rendeva loro possibile l’opportunità di allestire un’area di ristorazione esterna.

Ecco le nuove aree dove i ristoratori potranno allestire dei dehors in sicurezza:

  • piazza Marconi, area mercatale e area arredata;
  • piazza Giovanni XXIII;
  • viale della Repubblica (marciapiede e sede carrabile);
  • giardini pubblici di corso Crimea;
  • piazzetta santa Lucia;
  • piazza della Libertà, limitatamente alla porzione pedonale di fronte al mosaico di Severini;
  • piazza Perosi;
  • parco Italia di Lungo Tanaro
  • piazza Ceriana,
  • piazza Campora.

Abbiamo lavorato per agevolare il più possibile l’allestimento delle ristorazioni esterne che nel periodo estivo potrebbero essere una valida soluzione per tutte quelle attività che, diversamente, rischierebbero di non sopravvivere a causa delle ridotte dimensioni dei locali interni e che mal si presterebbero ad una diversa distribuzione degli spazi – ha commentato l’assessore al Commercio, Mattia Roggero -. Tuttavia, dal momento che non era possibile garantire a tutti la medesima possibilità abbiamo deciso di fare un passo avanti e permettere agli avventori di spostarsi in aree limitrofe ai loro locali, allestendo dehors in aree diverse che non pongano problemi di sicurezza e viabilità. D’intesa con il servizio Viabilità abbiamo individuato gli spazi più idonei. Si tratta di una prima tranche di nuovi spazi utilizzabili, alla quale potranno facilmente aggiungersi altre aree, anche sulla base delle richieste che perverranno dai singoli ristoratori, nel rispetto delle normative legate alla somministrazione”.

Per consentire la sistemazione dei nuovi dehors, in alcuni casi, è stato necessario inibire il transito veicolare, ma ciò non sempre è stato possibile anche a fronte della necessità di garantire agli aventi diritto di godere, comunque, degli accessi carrabili presenti, nell’assoluto ed inderogabile rispetto dei vincoli prescritti dal vigente Codice della Strada – ha continuato il vicesindaco e assessore alla Viabilità, Davide Buzzi Langhi -. Le nuove piazze che sono state individuate impegnano la viabilità con un impatto ridotto rispetto alle strade di normale percorrenza, in considerazione del fatto che sono talvolta destinate a parcheggio oppure sono zone pedonali, idonee, quindi, ad ospitare temporaneamente e a titolo gratuito i servizi di ristorazione esterna. Si tratta di una misura che vuole agevolare i nostri ristoratori che hanno risposto bene e con entusiasmo all’avvio di questa nuova fase di gestione dell’emergenza come dimostra l’elevato numero di domande che abbiamo ricevuto. Con questo provvedimento avranno l’opportunità di spostarsi in aree attigue al proprio locale per svolgere il servizio di ristorazione esterna in totale sicurezza”.

“Lo sgravio del pagamento del suolo e lo snellimento delle procedure per le autorizzazioni sono stati un primo segnale per tutti quei titolari di pubblico esercizio che sono stati fortemente penalizzati a causa di questa emergenza – ha concluso il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco -.  A partire dalla manovra AL-VIA con cui abbiamo investito notevoli risorse sul territorio, l’Amministrazione comunale si è impegnata per la costruzione di una nuova normalità. Non essendo esaustivo e risolutore il primo provvedimento adottato, ci siamo mossi nella direzione di individuare ulteriori aree idonee a sostenere la ripartenza, nuovi angoli della nostra città da valorizzare che possano diventare un ulteriore elemento attrattivo, veri e propri ‘scorci di gusto’. In tal modo e senza l’aggravio del tributo dovuto auspichiamo di sostenere i pubblici esercizi e rispondere positivamente alla domanda degli avventori di trovare disponibilità in luoghi aperti”.

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