8 Giugno 2020
20:44
Accordo Regione-sindacati sanità: “41 milioni di euro a chi ha combattuto il covid in prima linea”
PIEMONTE – Accordo raggiunto tra l’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte e le rappresentanze sindacali del personale del Comparto sulla distribuzione delle risorse aggiuntive per l’emergenza covid-19 in Piemonte, un incentivo destinato per la quasi totalità a infermieri e operatori socio sanitari.
Complessivamente, finiranno nella busta paga dei lavoratori del Comparto oltre 41 milioni di euro, pari al 75 per cento delle risorse destinabili al riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro e all’incentivazione dei lavoratori del Sistema sanitario regionale nella fase emergenziale di marzo e aprile, mentre il restante 25 per cento sarà distribuito al personale della Dirigenza, secondo i criteri che verranno individuati in una successiva trattativa.
“Credo sia importante che l’accordo abbia trovato il consenso unanime di tutte le sigle sindacali del Comparto firmatarie del contratto collettivo nazionale – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -. Anche sul piano economico, oltre che su quello della gratitudine morale, era necessario riconoscere lo straordinario impegno dei lavoratori del Comparto Sanità che sono stati sottoposti ad uno stress organizzativo e personale senza precedenti. Le indennità e i premi incentivanti sono stati assegnati esclusivamente per le giornate di effettiva presenza in Azienda. Non ne beneficiano quindi gli assenti a vario titolo o chi ha effettuato lo smart working. Fanno doverosamente eccezione le giornate di infortunio correlate al Covid-19, per le quali è riconosciuta una quota incentivante giornaliera pari a 35 euro”.
In particolare, l’accordo è finalizzato a riconoscere sia l’impegno collettivo dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e determinato, sia il loro diverso apporto in relazione al profilo professionale ricoperto e al settore di svolgimento dell’attività nell’emergenza Covid – che ha visto la sua fase più acuta nei mesi di marzo e aprile -, attraverso una ripartizione dei medesimi in tre fasce:
– Chi si trova in prima fascia riceverà per i mesi di marzo e aprile da € 35,29 a € 42,29 al giorno. Costituita da infermieri, da personale di altri profili sanitari e da Oss – Ota – ausiliari specializzati, operanti in settori direttamente coinvolti nella gestione dell’emergenza Covid-19, cui vengono riconosciuti le indennità giornaliere di terapia intensiva / sub-intensiva (€ 4,13) e di malattie infettive (€ 5,16 per infermieri, professioni sanitarie e Oss; € 1,03 per Ota e ausiliari specializzati), nonché un premio incentivante giornaliero di particolare rilievo (minimo € 26);
– Chi si trova in seconda fascia riceverà per i mesi di marzo e aprile da € 23,16 a € 29,16 al giorno. Costituita dagli infermieri, dal personale di altri profili sanitari e dagli Oss – Ota – ausiliari specializzati, non inclusi nella prima fascia, cui vengono riconosciuti l’indennità giornaliera di malattie infettive (€ 5,16 per infermieri, professioni sanitarie e Oss; € 1,03 per Ota e ausiliari specializzati) – considerato il rischio di infezione presente in tutti i settori sanitari -, nonché un consistente premio incentivante giornaliero (minimo € 18), per il contributo garantito nell’emergenza Covid;
– Chi si trova in terza fascia riceverà per i mesi di marzo e aprile 5 euro elevabili a livello aziendale per il solo personale direttamente coinvolto nella gestione dell’emergenza COVID-19, con rischio di esposizione. Costituita dal restante personale dei ruoli tecnico, professionale e amministrativo, cui è riconosciuto un premio incentivante giornaliero (€ 5), correlato alla funzione di supporto tecnico / amministrativo / professionale garantita nell’emergenza.
Il premio incentivante giornaliero è maggiorato del 67% per quanti hanno operato su turni di 12 ore.