9 Giugno 2020
11:50
Associazione Difesa Orientamento Consumatori su caso Dentix: “Pronta azione giudiziaria”
AGGIORNAMENTO GIOVEDI 11 GIUGNO – In merito alla vicenda Dentix, con sede anche ad Alessandria, Adoc ha specificato che ad aver presentato istanza di fallimento è la catena spagnola. “Non abbiamo mai parlato di fallimento in Italia. Di fatto ci siamo occupati e continueremo a farci portatori delle tante segnalazioni di molti cittadini che stanno facendo i conti con i negozi ancora chiusi e con l’impossibilità di mettersi in contatto con il centro, non avendo visto il lavoro richiesto ultimato e magari avendo aperto apposta un finanziamento per far fronte alle cure odontoiatriche. Infine, anche noi come Adoc, non abbiamo mai avuto risposte né riscontri da parte della compagnia Dentix“.
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – A fronte del caso Dentix, i Centri Dentali che hanno presentato istanza pre-fallimentare, l’ufficio alessandrino dell’Associazione Difesa Orientamento Consumatori ha annunciato una azione giudiziaria nei confronti di quelle agenzie che hanno erogato il finanziamento senza prima accertarsi e documentarsi che il lavoro fosse stato svolto a dovere.
“La situazione è gravissima soprattutto perché la catena Dentix dovrebbe offrire prestazioni da parte di professionisti per la salute delle persone” ha detto il presidente di Adoc Alessandria Antonello Bronti “questa situazione ha aperto il vaso di pandora sulle problematiche di molte agenzie in franchising che incassano senza erogare il servizio”.
Molti cittadini, infatti, si sono rivolti all’Adoc di Alessandria dopo aver trovato la sede in piazza Marconi chiusa e aver tentato inutilmente di contattare al telefono i responsabili.
L’erogazione del finanziamento, ha ricordato Adoc, deve avvenire con la garanzia del lavoro svolto. “Ora il danno ricade in primis sui pazienti che si erano rivolti a Dentix per le cure odontoiatriche chiedendo spesso finanziamenti per affrontare le spese e ora si trovano a dover pagare fino all’estinzione del prestito senza aver ottenuto il lavoro richiesto, lasciato per la maggior parte delle persone a metà, ma anche sulle ditte che hanno lavorato per loro e non hanno ricevuto il compenso spettante” ha sottolineato il presidente Bronti.