Autore Redazione
mercoledì
17 Giugno 2020
12:14
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Cronaca - Alessandria

Il Cristo è pronto per il dopo covid

Il Cristo è pronto per il dopo covid

ALESSANDRIA – Con la serata di ieri, martedì 16 giugno, si chiude il ciclo di appuntamenti online dedicati al commercio nel quartiere Cristo. Come sempre è stato il presidente dell’Associazione Attività e Commercio Roberto Mutti a introdurre i lavori, ricordando come sia importante proporre e non solo lamentarsi. Mutti ha così elogiato lo sforzo di un quartiere capace di suggerire proposte anche in un periodo così delicato e doloroso come quello dell’emergenza covid.

La vitalità del Cristo è stata riconosciuta anche dall’Assessore al Bilancio della Città di Alessandria, Cinzia Lumiera, colpita dall’apertura di ben sette nuovi esercizi commerciali, una grande spinta per l’intera città, ha aggiunto, e sintesi perfetta del concetto di comunità evidenziato dal collega ai Lavori Pubblici, Giovanni Barosini. “Come Amministrazione – ha spiegato – dobbiamo investire su questa crescita, in termine di ulteriori idee e risorse, per sviluppare un chiaro ed esteso modello di Capoluogo, oltrechè di quartiere. Per esaltare alcuni punti strategici del Cristo vogliamo riqualificare e valorizzare alcune piazze: Ceriana, Campora, centro Dea e la piazzetta di lato al bar Alba“. Uno sforzo che si somma, ha spiegato Barosini, alla necessità di collegare meglio alla città anche i sobborghi, come Casalbagliano. Una realtà che ha bisogno di alcuni servizi essenziali come il medico di famiglia oltre ad alcuni interventi idraulici in via Oratorio che partiranno a breve.
Ma a spiegare le necessità di Casalbagliano ci ha pensato Marco Piacenza per il Comitato del Sobborgo che ha rimarcato l’esigenza di una pista ciclabile che colleghi il sobborgo al Cristo, anche per far fronte al problema sicurezza della tratta stradale.

Tra le proposte per il futuro sono emerse quelle dell’ex sindaco Rita Rossa. L’attuale consigliere ha invitato a “spendere risorse per delineare anche un nuovo modello urbanistico. Occorre mettere in relazione le energie e le ricchezze di più soggetti: Comune, Fondazione, Università, Camera di Commercio, Associazionismo. Aso-Asl. Occorre delineare il rilancio della città attraverso progetti specifici e soprattutto orientati a reperire risorse. Bisogna integrare le occasioni di sviluppo e gli strumenti di sostegno economico e costruire progetti di rilancio complessivo della città. Occorre colmare il gap occupazionale, investire sul restyling della città e puntare ai servizi. Ci vuole un progetto di rilancio che valorizzi le produzioni che ci sono e crei insediamenti produttivi nuovi in grado di ridare prospettiva al lavoro e creare economia positiva. Posti di lavoro, allentamento della burocrazia, sostegni alle imprese e alle famiglie, inclusione, servizi e infrastrutture.
Una visione sposata dal consigliere comunale dello stesso partito, Giorgio Abonante, convinto “dell’importanza crescente delle relazioni di prossimità, del conoscersi e riconoscersi. Le istituzioni (pensiamo a Camera di Commercio e Fondazione bancaria) devono capire l’importanza dello sviluppo dei progetti di quartiere e di via unendo le forze per sottoscrivere un patto di finanziamento e sostegno delle attività di innovazione sociale ed economica che nascono in questi contesti. Chiediamo alla Giunta del Comune di Alessandria di sviluppare azioni di microcredito e crowfunding civico presentando entro agosto prossimo le linee guida, i regolamenti e la dotazione finanziaria minima di competenza. Seguendo questa idea, su base annua la città, pertanto anche i progetti promossi dall’esperienza associativa del Cristo, potrebbero disporre di risorse aggiuntive. A giorni presenteremo una mozione da discutere in Consiglio comunale“.

La serata, moderata dalla giornalista Ketty Porceddu, ha visto la partecipazione delcapo redattore de “La Stampa” di Alessandria Paola Italiano, colpita dalla crescita del quartiere, rimarcandone la grande forza dimostrata negli ultimi due anni. Infine, a fare da corollario a tutto anche la musica di due simboli artistici del quartiere, Alex Torchio degli Explosion ed Enrico Cremon, in grande spolvero in attesa della ripartenza. E ora si lavora per il dopo Covid.

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