17 Giugno 2020
15:06
La Corte dei Conti europea boccia il Tav e il M5s chiede “di porre fine al progetto”
ROMA – “Cos’altro serve per mettere la parola fine sul Tav? La relazione della Corte dei Conti europea estrinseca, uno dopo l’altro, tutti i limiti dell’opera che il Movimento 5 stelle bolla da sempre come inutile e costosa“. I senatori piemontesi del M5s – Stelle Alberto Airola, Susy Matrisciano ed Elisa Pirro – pongono l’accento sull’opera che tra poco più di un paio di anni dovrebbe concludersi.
I tre senatori piemontesi sostengono che con la relazione della Corte dei Conti “viene messo nero su bianco che i danni ambientali saranno drammatici, che la consegna non avverrà in tempi utili e che il traffico dei treni sarà molto più basso di quanto non ci si aspetti. Tutto questo per quella che appare essere come l’opera infrastrutturale più cara dell’Europa“. Da qui sorge la domanda dei pentastellati: “Perché investire tutti questi soldi in un progetto che si dimostra inequivocabilmente fallimentare? In un momento, peraltro, in cui l’emergenza da Covid-19 ha messo a dura prova i sistemi sanitari e l’economia di tutti i Paesi“.
Airola, Matrisciano e Pierro sostengono infatti che “oggi le priorità sono altre e se quest’opera appariva inutile prima figuriamoci ora. Investiamo in altre infrastrutture che servono al Paese, investiamo in sanità, investiamo su ciò di cui hanno bisogno i cittadini. E i cittadini non hanno bisogno del Tav“.