18 Giugno 2020
10:20
Commercio ancora in crisi: “A un mese dalla riapertura i fatturati restano dimezzati”
ALESSANDRIA – A un mese dalla riapertura post lockdown le aziende registrano fatturati ancora dimezzati rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria. Questo è il dato emerso dall’indagine realizzata dal Centro Studi Fipe (la Federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio). Il monitoraggio delle aziende del comparto sottolinea ancora una volta come le difficoltà per le aziende della somministrazione siano ancora importanti. Ma ancora di più viene messo in evidenza il cambiamento delle abitudini dei consumatori.
“La situazione è seria e preoccupante: gli imprenditori, che si contraddistinguono da sempre per intraprendenza e coraggio, hanno riaperto le loro attività, cercando soluzioni ai mille problemi pratici e burocratici che si sono trovati a dover affrontare: ma questo non basta“, spiega Vittorio Ferrari, presidente di Confcommercio della provincia di Alessandria. Basti pensare che il 66,4% delle aziende dichiara che non riuscirà a tornare ai livelli di attività pre-lockdown. Il calo medio del fatturato registrato in questo periodo si attesta sul 50%, con una leggera differenza tra bar (46,8%) e ristoranti (51,2%), a vantaggio dei primi.
“Quando si registrano cali di fatturato come quelli di cui abbiamo parlato, è impossibile fare una programmazione aziendale e medio-lungo periodo ed il rischio, reale, è che tra gli imprenditori inizi a serpeggiare la sfiducia. Per questo come associazione continuiamo a chiedere a gran voce alle Istituzioni di tutti i livelli territoriali, di intervenire in modo deciso, per mettersi accanto ad un tessuto imprenditoriale che ha bisogno di sostegno per riprendere a correre come sapeva fare”, ha aggiunto Ferrari.
Una situazione preoccupante per i commercianti sottolineata anche da Aldo Cursano, Vicepresidente Vicario di Fipe nazionale: “Ancora una volta ci troviamo a dover commentare i numeri di un settore in dissesto. Preoccupa il pessimismo degli imprenditori sulla capacità di resilienza delle aziende perché il rischio è che si entri in una pericolosa spirale che alimenta sfiducia. Occorre fare presto a rilanciare il turismo, perché è certo che nei prossimi mesi avremo più di un problema sul versante della domanda interna. Insieme a questo continua la nostra azione per ottenere misure di sostegno da parte delle Istituzioni senza le quali sono a rischio aziende e posti di lavoro”.