Autore Redazione
giovedì
18 Giugno 2020
16:38
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Cronaca - Acqui Terme

La grandine strapazza i vigneti dell’acquese: compromesso il 40% delle produzioni

La grandine strapazza i vigneti dell’acquese: compromesso il 40% delle produzioni

ALESSANDRIA – Una violenta grandinata ha colpito ieri sera, mercoledì 18 giugno, l’acquese, in particolare Bistagno, compromettendo il 40% delle produzioni interessate dal fenomeno. Lo riferisce Coldiretti che sottolinea come in questo mese i nubifragi, le grandinate e le bufere di vento abbiamo avuto una incidenza del 124% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, come emerso da una elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ieri ha colpito nuovamente la provincia di Alessandria. Le conseguenze peggiori sono state quelle patite dai vigneti di Moscato, Barbera e Dolcetto che sono nella fase media di grappoli separati.

Nubifragi, allagamenti, frane e grandine – afferma Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria – hanno provocato molti danni nelle città e nelle campagne. Si tratta dell’ultima spallata del clima impazzito in una maledetta coda di primavera che è iniziata con il gelo che ha compromesso le fioriture ed è proseguita con temperature molto al di sopra della media stagionale”.
Ormai purtroppo gli eventi naturali dalla portata sempre più devastante sono frequenti, spiega l’associazione di categoria, che si sofferma sulla grandine “l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sui vigneti, sulle verdure e sui frutteti e – aggiunge il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzospoglia le piante compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, orticole e vigneti: in questo caso risulta fondamentale la protezione delle reti antigrandine che tuttavia non sono ancora sufficientemente diffuse”.
I tecnici Coldiretti sono impegnati nei luoghi dove si è abbattuta maggiormente l’ondata di maltempo al fine di realizzare una prima stima dei danni.

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