Autore Redazione
lunedì
29 Giugno 2020
16:08
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Cronaca - Alessandria

Nuova raccolta rifiuti ad Alessandria: per i 5 stelle troppi problemi

Nuova raccolta rifiuti ad Alessandria: per i 5 stelle troppi problemi

ALESSANDRIA – Il Movimento 5 stelle di Alessandria non ha nascosto tutte le proprie perplessità per l’annunciata operazione che rivoluzionerà la raccolta rifiuti ad Alessandria. L’amministrazione ha infatti deciso di passare all’impiego dei cassonetti intelligenti, che si apriranno grazie a una serratura elettronica. L’operazione costerà 14 milioni di euro e proprio da questo dato cominciano i dubbi del gruppo. “Per il Comune di Alessandria la cifra è eccessiva” hanno spiegato i consiglieri Michelangelo Serra e Francesco Gentiluomo. “Una scelta questa che si ripercuoterà su questa giunta e metà della prossima e perciò andrebbe concertata” hanno aggiunto i due politici. La mancanza di confronto infatti rischia di produrre “più danni che benefici“. Ad esempio, rileva il Movimento, il cambio di modalità comporterà “la presenza di metà dei bidoni attuali con tutto ciò che ne consegue perché se già oggi assistiamo all’abbandono indiscriminato di ingombranti figuriamoci con una presenza più ridotta dei cassonetti“.
Secondo la proiezione dei 5 stelle il numero di contenitori per i rifiuti, ad Alessandria, complessivamente scenderebbe del 24% rispetto alla situazione attuale e del 43% solo per quelli destinati all’indifferenziato. Nei sobborghi il calo di tutti i cassonetti sarebbe del 29% contro il 44% dell’indifferenziato.

Questi numeri, hanno aggiunto Michelangelo Serra e Francesco Gentiluomo, fanno capire che “difficilmente in questo modo si potrà raggiungere la quota de 70% di differenziata poiché già oggi, con numeri molto più alti assistiamo a evidente scene di degrado“. Per questo motivo una scelta condivisa permetterebbe “di evitare gli errori del passato, come è accaduto con il ‘porta a porta’ di Mara Scagni o i cambi di Piercarlo Fabbio“.
A tutto questo si aggiunge anche il problema, ha continuato Gentiluomo, “dello spreco delle migliaia di cassonetti lasciati accatastati e inutilizzati, l’80-90% dei quali ancora utilizzabili e che ora diverrebbero inutili con l’aggravio di un ulteriore stoccaggio di quelli destinati all’avvicendamento per l’ingresso di quelli elettronici“. Uno spreco che secondo il Movimento non è tollerabile. Perciò, ha concluso Gentiluomo “la soluzione migliore è il porta a porta spinto, già in funzione al Centro e in una parte del Cristo che permetterebbe anche di non sprecare i bidoni attualmente disponibili. Tra l’altro se il sistema verrà mantenuto allora vuol dire che funziona, perciò perché cambiarlo?“.

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