Autore Redazione
lunedì
23 Febbraio 2015
16:51
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Cronaca - Alessandria

Una pergamena romana e il transatlantico Rex riportano in libreria lo scrittore alessandrino Giulio Massobrio

Una pergamena romana e il transatlantico Rex riportano in libreria lo scrittore alessandrino Giulio Massobrio

ALESSANDRIA – Dopo aver setacciato biblioteche, archivi e volumi l’alessandrino Giulio Massobrio è pronto a tornare in libreria con il suo ultimi libro. Si chiama “Rex” e sarà sugli scaffali da giovedì per raccontare un mistero sviluppato attorno uno dei transatlantici italiani più belli della storia d’Italia. Sul Rex si dipana un mistero lungo 500 pagine per “una fulminante caccia al tesoro, un thriller dove l’onore, l’arte, l’archeologia, l’amore, la morte si sfidano senza esclusione di colpi”.

A Radio Gold News Giulio Massobrio ha spiegato com’è nato questo thriller, “scaturito dall’amore per il Rex. Il transatlantico era davvero bellissimo. Per metà era tedesco ma non si poteva dire perché la propaganda non poteva ammettere allora che la tecnologia era tedesca. però era una nave di una grande bellezza divenuto il mito degli italiani degli anni ’30. Fece una brutta fine perché venne bombardato dai caccia-bombardieri alleati nel 1944. L’idea è nata dalla voglia di partire da questa nave per seguire il percorso del transatlantico come fosse una metafora della nostra storia, dal 1938 fino al 1944“.

Ed è sul Rex che si svolge parte del mistero, “un mistero in apparenza semplice – ha spiegato Giulio Massobrio. Viene trovata nel 1938 un’antica pergamena romana dipinta. La pittura su questa pergamena rappresenta delle grotte nelle quali sembrano succedere riti strani, orientali e per qualche ragione questa cosa sconvolge i piani dei nazisti che devono assolutamente impossessarsi di quella pergamena. La prima parte del libro si svolge spesso a bordo del Rex. Poi i nazisti riescono a impossessarsi della pergamena e tutto sembra essere finito fino al 1944. In questo anno, dai servizi segreti inglesi-americani, arriva la notizia che i tedeschi stanno cercando la pergamena che in teoria dovrebbero già avere”.

Il romanzo è incentrato su una “storia assolutamente inventata. I due personaggi principali sono frutto di fantasia ma tutto il resto è vero. Magari montato in maniera non corrispondente in modo esatto alla realtà anche con fatti che sembrano assurdi. A un certo punto il protagonista incontra un vecchietto in Italia che viene da Trieste e spinge la bicicletta sulla quale c’è un fagotto. Il fagotto contiene un pezzo della radio-trasmittente del Rex. L’agente inglese è colpito perché non capisce che cosa se ne possano fare e l’uomo risponde che da tempo erano intenti a smontarla per trasportarla sul Mottarone. La cosa è successa veramente e infatti, dai primi del 1945, la radio ha trasmesso davvero dal Mottarone in tutta Italia.”

Giulio Massobrio nei suoi libri ha sempre piazzato dei pezzi di Alessandria e in questo libro i rimandi sono per forza di cose più circoscritti anche se la provincia compare ugualmente: “Alessandria non c’è perché seguo le tracce del Rex: nasce a Genova e muore a Trieste. Alessandria è toccata indirettamente dal fatto che il personaggio inglese viene paracadutato in Val Borbera, come accadeva veramente. Al ritorno, una squadra di supporto del Soe inglese passa da Vercelli ad Alessandria in treno per andare a Genova dove raggiungerà il nostro eroe. E poi c’è una citazione che nessuno ha scoperto e che riguarda il commissario Piazzi. Anche lui c’è ma bisogna trovarlo – conclude sorridendo Massobrio”.

Il romanzo è frutto di moltissime ricerche: “abbiamo consultato atti processuali e perizie. A Trieste ne hanno fatte talmente tante di perizie che per riuscire a far capire quali torture facevano quelli della banda Collotti, che all’epoca lavorava per i tedeschi, il perito aveva dovuto fare dei disegni. Erano necessari per far comprendere come venissero fatte certe cose a un essere umano. Ci sono delle parti dure, tutte autocensurate, perché la realtà è infinitamente peggio“.

Il libro da giovedì sarà in libreria ma qualche fortunato lo ha già letto. Proprio da qualche lettore amico Giulio Massobrio ha incassato il più bel complimento, seppur ironico: “mi hanno detto: “l’ho cominciato e ho dovuto finirlo”, questo è stato il complimento più bello”.

Rex (Bompiani)
Una pergamena di età romana può decidere le sorti della Seconda Guerra Mondiale
“Martin ha amato una sola volta. Una donna che se n’è andata per sempre, lasciandolo come un albero disseccato. Prova un dolore composto, di chi non ha colpe e tuttavia è punito, che non trapela dai suoi gesti né dalle parole che dice, un dolore che si rivela nella solitudine in presenza della bellezza. Allora, gli appare in tutta la sua crudeltà la gelida decisione degli dei, impegnati, come l’angelo che gli sta di fronte, a giocare una partita nota solo a loro.” 1938. Nancy, una giovane e affascinante archeologa e cacciatrice di opere d’arte americana, scova un’antica pergamena di epoca romana che disegna un labirinto di grotte sotterranee. Anche i nazisti cercano la pergamena, che non deve assolutamente cadere nelle mani degli alleati: Hans Keller astuto e fanatico agente segreto di stanza a Genova ha il compito di recuperarla e uccidere chiunque ne conosca l’esistenza. Nancy, temendo che la pergamena possa esserle rubata, ne fa fare una copia, quindi, a bordo del transatlantico Rex salpa da Genova alla volta degli Stati Uniti. Sul Rex, in un luogo dove a nessuno verrebbe mai in mente di cercarlo, nasconde l’originale della pergamena. Hans Keller si impadronisce dunque della copia, non sospettando il trucco escogitato da Nancy. 1944. I nazisti scoprono lo stratagemma di Nancy e danno il via a una caccia affannosa che attira l’attenzione degli Alleati, i quali incaricano Martin Davies, agente segreto e storico dell’arte di padre inglese e madre italiana, di seguire le tracce di Nancy e capire dove la mappa si nasconde. Il nazista Hans Keller deve evitare lo stesso errore di sei anni prima, e entrare definitivamente in possesso della pergamena. Tra i vicoli quasi gotici di Genova, a bordo del leggendario transatlantico Rex, fino a Trieste Giulio Massobrio dà vita a una fulminante caccia al tesoro, un thriller dove l’onore, l’arte, l’archeologia, l’amore, la morte si sfidano senza esclusione di colpi”.

 

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