Autore Redazione
domenica
12 Luglio 2020
05:45
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Cronaca - Novi Ligure

Una gita fuori porta: il gioiello di Voltaggio incastonato nell’appennino

Una gita fuori porta: il gioiello di Voltaggio incastonato nell’appennino

VOLTAGGIO – Al confine con la Liguria, incastonato nell’appennino, c’è un borgo che è un vero e proprio gioiellino. Si tratta di Voltaggio, comune di appena 710 abitanti attraversato dal torrente Lerma. Ma soprattutto ricco di storia e di edifici che sono un po’ il fiore all’occhiello del territorio alessandrino.

LA STORIA DI VOLTAGGIO

Nato come piccolo villaggio di poche case compreso nella Marca Obertenga per passare ai Malaspina. Nelle guerre tra i Malaspina e Genova, alla fine del XII secolo, i primi dovettero rinunciare a questo feudo che venne diviso tra il potere temporale dei vescovi di Tortona, i marchesi di Gavi e la Repubblica di Genova. Nel corso dei secoli cambiò più volte proprietario, finché non passò definitivamente alla Repubblica genovese a partire dalla fine del XII secolo. Voltaggio era considerato punto strategico e di passaggio tra Piemonte e Liguria. Da allora questo paesino seguì le sorti della Superba sino all’annessione al Regno di Sardegna nel 1815. Una piccola curiosità: durante i Mondiali di calcio 1990 il paese ospitò la nazionale di calcio della Costa Rica che giocò allo stadio Luigi Ferraris di Genova alcune partite.

COSA VISITARE A VOLTAGGIO

Voltaggio è un paese davvero delizioso, raccolto, ricco di storia e di palazzi da visitare. In primis la chiesa parrocchiale dell’Assunta e dei Santi Nazario e Celso. Ma ad attirare maggiormente i turisti – oltre che essere stata più volte recensita da Vittorio Sgarbi – è il convento dei Padri Cappuccini. Edificato nel 1595, ma terminato solo nel 1604, ospita la famosa pinacoteca con opere a carattere religioso risalenti al periodo che va dal XVI e al XVIII secolo. I principali artisti, tutti di scuola genovese e lombarda, sono Luca Cambiaso, Bernardo Strozzi, Lazzaro Tavarone, Domenico Fiasella, Gioacchino Assereto, Sinibaldo Scorza e molti altri. Il convento ospita una collezione davvero prestigiosa di statue da presepe del Maragliano. Nell’Oratorio di Nostra Signora del Gonfalone sono conservati i resti di San Clemente e buona parte delle opere del pittore autoctono Bernardo Carrosio. Infine come non citare il ponte romanico in pietra sul torrente Lerma o il Palazzo Grimaldi, antica sede degli esattori delle imposte, Palazzo Galliera con decorazioni trompe-l’œil, Casa Scorza (XVI secolo). Il territorio comunale fa inoltre parte del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo.

COSA MANGIARE A VOLTAGGIO

Tra i piatti della tradizione di Voltaggio ci sono i corzetti, un primo piatto tipico della cucina ligure. Si realizzano impastando acqua e farina e si condiscono con pesto alla genovese o sugo di carni varie. Come non citare poi gli amaretti morbidi di Voltaggio, dolcetto che si è diffuso anche in tutta la zona del Gavi.

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