Autore Redazione
mercoledì
22 Luglio 2020
09:43
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Cronaca - Alessandria

Calce sulla strada per inibire le deiezioni canine: intervengono gli Ispettori Ambientali

Calce sulla strada per inibire le deiezioni canine: intervengono gli Ispettori Ambientali

ALESSANDRIA – Gli Ispettori Ambientali di Alessandria sono intervenuti per ripulire una strada cosparsa di calce per inibire le deiezioni canine. Questo è avvenuto dopo una segnalazione dell’Ufficio Welfare Animale del Comune che ha permesso di individuare i due responsabili del gesto tanto dannoso per l’ambiente quanto per gli stessi animali.

Si tratta di una pratica che ancora oggi viene ritenuta erroneamente efficace. In realtà non è affatto un deterrente e, anzi, può provocare molti danni all’animale che accidentalmente ne viene a contatto, essendo causa di irritazione delle mucose e delle vie respiratorie“, spiega l’assessore al Welfare Animale, Giovanni Barosini. A questo si aggiunge il danno ambientale: “Inoltre, bastano anche poche gocce di pioggia per creare una miscela altamente tossica che potrebbe comportare gravi danni in termini di salute sia per i nostri amici animali che per le persone di passaggio”.

Barosini ha poi concluso che “la presenza di questa sostanza, tossica per gli animali e per le persone, costituisce una violazione delle nostre norme comunali e, pertanto, ringrazio gli Ispettori Ambientali per esser prontamente intervenuti e aver richiamato i responsabili, in modo che questo episodi come questo non abbiano a ripetersi“. I responsabili sono stati sanzionati e la calce è stata immediatamente rimossa.

Ricordiamo che il regolamento comunale in materia di Tutela Animali (art.12 comma 1) stabilisce che : “È severamente proibito a chiunque utilizzare in modo improprio, abbandonare, spargere e depositare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli su suolo pubblico. Il divieto si applica anche a qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce”.

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