Autore Redazione
mercoledì
22 Luglio 2020
18:01
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Cronaca - Valenza

Riapre la casa per ferie Don Pietro Battegazzorre

Riapre la casa per ferie Don Pietro Battegazzorre

PERRERES DI VALTOURNENCHE – Una notizia che tanti valenzani e non solo apprezzeranno: la Casa per Ferie Don Pietro Battegazzorre a Perrerés di Valtournenche riaprirà dal 1° al 16 agosto.

La struttura garantirà il rispetto di tutte le misure anti covid previste. 

È ancora possibile prenotare telefonando al numero 342/8997955 per qualche giorno di riposo in un contesto alpino mozzafiato e per ripercorrere i sentieri di montagna al cospetto del Cervino, ospitati in un ambiente familiare tanto amato dai valenzani.

“Il campeggio”, così è infatti chiamata questa straordinaria struttura di accoglienza alpina, nata nel 1947 per volontà di Don Pietro Battegazzorre. Il sacerdote venne a Valenza a 23 anni, nel 1943, come vice parroco del Duomo. La Casa ha visto passare al suo interno intere generazioni di valenzani e non, richiamati dalla straordinaria bellezza del luogo dove si trova, vera esaltazione di un sito fra i più ammirati delle Alpi.

“In un anno così tribolato, ricco di eventi nefasti, momenti di paura e soprattutto di giorni di reclusione in casa, il desiderio di uscire all’aria aperta in rilassatezza ed in piacevole compagnia, mai è stato così sentito e condiviso” hanno detto gli organizzatori “sull’onda di questo comune sentimento è quindi più che mai opportuna la possibilità di poter godere di alcune giornate in un ambiente così bello”.

Venerdì 7 agosto, alle 11, alla Casa di Perrerés di Valtournenche ci sarà la messa in ricordo di don Pietro che morì colpito da un fulmine il 7 agosto 1950, 70 anni fa, durante la traversata della Cresta del Furggen a fianco del Cervino, con 16 ragazzi del Campeggio che furono tutti salvi. Aveva 30 anni, era molto amato dai giovani, dalle famiglie, da tutti i cittadini di Valenza.

“In pochi anni Don Pietro ha dato un grande contributo di spiritualità, moralità e di umanizzazione alla nostra città. È stato un convinto educatore e proprio queste parole accompagnano il suo nome nella targa messa sulla via a lui intitolata a Valenza”.

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