30 Luglio 2020
06:20
Nove morti al giorno per incidenti stradali nel 2019: continua la strage sulle strade italiane
ALESSANDRIA – Sono numeri da bollettino di guerra quelli – seppur ancora parziali – registrati nel 2019 in Italia e che riguardano gli incidenti stradali. Secondo il Report Aci-Istat in Italia in un solo anno ci sono state 3.173 vittime (circa 9 morti al giorno) e 241.384 feriti (661 al giorno). In particolare le vittime sono 534 pedoni, 253 ciclisti, 698 motociclisti, 88 ciclomotoristi, 137 autotrasportatori, 1.411 automobilisti.
A perdere la vita sono in maggioranza gli uomini, infatti delle 3.173 vittime 2566 sono uomini e 607 donne, inoltre tra le vittime aumentano i giovani di 20-29 anni. Questo, oltre al dolore delle famiglie, ha un costo sociale di 16,9 miliardi di euro (pari all’1% del Pil nazionale). Infine, l’Italia è passata dal 14esimo al 16esimo posto nella graduatoria europea della sicurezza stradale.
L’Associazione italiana familiari e vittime della strada – onlus ha contestato “l’incoerenza e il silenzio dei nostri governanti: si sono mobilitati assieme alla comunità scientifica per fronteggiare la pandemia del Covid-19, al fine di salvaguardare la vita umana, e ciò è giusto, ma continuano a trascurare l’altra grave pandemia che miete vittime e si chiama strage stradale continua, come se la strage stradale fosse un fatto privato, scollegato da responsabilità sociali e istituzionali“.
La nota prosegue spiegando come “la responsabilità della strage sia da imputare non solo agli utenti che non rispettano le norme, ma anche alle istituzioni che non perseguono gli obiettivi per i quali esistono e continuano a mantenere in condizioni deficitarie i diversi settori della prevenzione. Chiediamo che la prevenzione della strage stradale diventi priorità per lo Stato, scelta imprescindibile in una società civile fondata sulla difesa del bene comune e dei valori“. Ecco che davanti a questi dati risulta difficile raggiungere la diminuzione di vittime del 27,1%, necessaria per raggiungere l’obiettivo europeo del -50% entro il 2020, “si possa conseguire nello spazio dell’attuale anno, anche se per circa 4 mesi la circolazione stradale è stata notevolmente limitata“.