13 Agosto 2020
05:22
Tranquilli: all’Asl danno…i numeri. Il racconto dell’incubo delle prenotazioni mediche
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Ma come: i gravi disagi patiti dai cittadini nel tentativo sempre vano di prenotare le visite mediche specialistiche, non erano ormai in via di risoluzione?
Così, almeno, ancora poche settimane fa sembravano garantire dall’Asl alessandrina che – si sosteneva – aveva addirittura ampliato la serie dei numeri verdi messi a disposizione, dopo che il Centro Unico di Prenotazione telefonico era letteralmente andato in tilt per l’eccesso di richieste.
E in un certo senso è vero. Da che infatti chiamando Taranto (dove, paradossalmente, è ubicato il Cup competente per il territorio provinciale di Alessandria), non era praticamente mai possibile trovare libero lo 099 773 0773, adesso i sempre cortesi operatori pugliesi rispondono praticamente in tempo reale.
Peccato, però, che almeno per quanto riguarda le visite mediche da prenotarsi all’ospedale di Novi Ligure, i centralinisti stessi non siano abilitati a farlo.
“Ci appare una nota – sostengono appunto al telefono con l’aspirante prenotatore, dopo che questi ha rappresentato l’esigenza e loro hanno verificato a computer – in cui si informa che le visite in oculistica e urologia (per esempio), vanno prenotate direttamente in ospedale a Novi“. Una doccia fredda dopo l’illusione iniziale, che però viene subito mitigata da una buona notizia.
“Non si preoccupi – rincuorano, infatti, dalla Terra dei Trulli – le do subito il numero al quale rivolgersi: 0143 332491“. Evvai! Si dice speranzosi, per poi subito digitarlo, dopo il frettoloso ringraziamento al Call Center, in una sorta di pur contenuta eccitazione. E si prova, per riprovare ancora e ancora – e poi ancora – in una sequela di squilli a vuoto, più vuoti del vuoto in cui nel frattempo è tornato a versare lo stato d’animo.
Si desiste e si riprova il giorno dopo, quando, al decimo squillo, una persona incredibilmente risponde. Ma non si fa in tempo a finire la frase. Più rassegnata che infastidita, una voce femminile spiega che quello è il “Reparto di fisioterapia”. Non importa che al chiamante serva un urologo, lei (già che c’è) lo precisa lo stesso: “Sappia inoltre – prosegue – che qualora le dovesse servire, al momento noi gestiamo solo urgenze, soprattutto da post fratture”. Non si sa mai, verrebbe da dire toccandosi un po’, ma grazie lo stesso.
Si sta per riagganciare quando arriva – insperata quasi più di una prenotazione andata a buon fine – l’ultima cortesia della signora: il numero telefonico che serve per richiedere le prenotazioni. Anzi, addirittura due: 800 95 11 95 e 800 11 95 11. Viene un sospetto, ma lo si tiene per sé. È tempo di risolvere, finalmente, questa surreale vicenda.
Il primo numero è inesistente: al contrario di quel sospetto che, prepotente, ritorna. Ma non importa: il secondo numero verde ti squilla invece (quasi arrogante) nell’orecchio. E i buoni auspici non sono ancora terminati. La voce registrata e rassicurante ti informa infatti che si, quello è proprio il “Centro unico di prenotazione telefonica per l’Asl della provincia di Alessandria“, con esclusione – avverte perentoria – dell’Ospedale cittadino, per poi ammonirti preventivamente sul fatto che per prenotare serve appunto l’impegnativa medica. Ineccepibile. Ci siamo: dieci squilli a vuoto e…la comunicazione si interrompe.
Si riprova e riprova e riprova. Si sta per cedere, si è ceduto…no, si sta ancora solo cedendo. Ebbene sì: c’è un’altra voce – questa volta maschile – che di nuovo risponde.
“Ospedale” afferma. Forte e chiaro almeno quanto la consapevolezza di aver fatto un altro buco nell’acqua. “No guardi – taglia corto, interrompendo la richiesta sempre più demotivata e depressa del prenotatore fallito – qui è il centralino dell’ospedale, le do io il numero giusto per prenotare: 800 21 65 22″.
Si ringrazia, anche se ha già riattaccato. Si prova subito ed è occupato. Per ore e per giorni. Occupato. Ripartire da Taranto? Non serve: adesso è di nuovo occupato anche lì.