Autore Redazione
domenica
6 Settembre 2020
06:19
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Cronaca - Alessandria

Una gita fuori porta: nel cuore del borgo medievale di Neive

Una gita fuori porta: nel cuore del borgo medievale di Neive

NEIVE – Senza nemmeno essercene accorti l’estate è passata in un attimo. E se da una parte sulla carta ci sono ancora due settimane buone prima dell’autunno, settembre porta con se le prime foglie gialle e un’aria che non è più quella afosa di qualche giorno prima. Il nostro viaggio per i borghi più belli del Piemonte però non si ferma e questa volta facciamo tappa a Neive, in provincia di Cuneo. Questo Comune ha un centro storico che conserva un impianto medievale estremamente ben conservato. Si tratta di una piccola perla racchiusa nel cuore del Piemonte e che permette a chi la visita di immergersi nella storia.

LA STORIA DI NEIVE

Neive ha una storia antichissima. La sua edificazione pare risalire addirittura intorno al 100 a.C. quando i romani vi si insediarono poiché punto nevralgico di passaggio della via Aemilia Scauri. Nel Medio Evo venne eretto un un castello fortificato di cui oggi rimane solo una torre quadrangolare mentre lì vicino, a Borgonuovo, venne costruito un monastero di monaci benedettini. Per tutto il Medio Evo il paese venne conteso tra Asti e Alba con la prima che ne assunse definitivamente il possesso nel 1242 con Neive che venne inserito nel Capitanato d’Astesana alla fine del XIV secolo da Luigi di Valois, duca d’Orléans e signore di Asti. Nel Cinquecento, nel quadro dei conflitti tra Francesco I e Carlo V, questa cittadina passò alternativamente sotto il dominio di Francia e di Spagna. Solo nalla fine del 1500 Neive tornò stabilmente ai Savoia con il duca Emanuele Filiberto, mentre a partire dal XVII secolo venne scorporata dalla provincia di Asti e assegnata a quella di Alba appena istituita. Nel 1800 ottenne il riconoscimento di “Municipalità” restando ai Savoia – salvo una breve parentesi nel periodo napoleonico – sino alla costituzione della Repubblica Italiana.

COSA VISITARE A NEIVE

Tanti i tesori, architettonici e non, che si trovano a Neive, a partire dal centro storico che conserva un impianto medievale che mantiene alcuni resti di quello che era un ricetto fortificato distrutto poi nel 1276. Le tortuose stradine acciottolate si dispongono ad anelli attorno alla sommità dell’altura su cui Neive è stata edificata e dove sorge la Torre dell’Orologio risalente al XIII secolo. Il cuore di questo borgo è rappresentato perfettamente dalla settecentesca Piazza Italia sulla quale si affacciano un palazzo bianco con archi e lesene che un tempo ospitava il municipio. Gli uffici del Comune si trovano oggi dall’altro lato della piazza in un edificio con la facciata in mattoni a vista e che prende il nome di Palazzo Borgese (casa natale dell’architetto neivese Giovanni Antonio Borgese). Ma sono tante altre le cose da vedere in questo bel paese del cuneese: ad esempio la Casaforte dei Conti Cotti di Ceres del XIII secolo e fatta da una famiglia di banchieri nei pressi della Torre Orologio e il Palazzo della contessa Demaria (XVI secolo), posto nei pressi della porta San Rocco. Come non citare il Palazzo dei Conti di Castelborgo (XVIII secolo), dimora signorile che ospita l’azienda agricola Castello di Neive. Tra gli edifici religiosi, insieme alle chiesette di San Rocco e di San Sebastiano, devono essere menzionate la chiesa dell’Arciconfraternita di San Michele della seconda metà del Settecento e la Chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo, edificata nel 1750 su progetto di Francesco Gallo.

PRODOTTI TIPICI DI NEIVE

Quando parliamo di Neive e quindi delle Langhe dobbiamo parlare assolutamente dei suoi vini. In primis c’è il Barbaresco D.O.C.G., ottenuto dai vigneti coltivati a nebbiolo nei comuni di Neive, Barbaresco, Treiso e Alba. Bisogna citare anche il Barbera d’Alba D.O.C., ottenuto con uve barbera ed è considerato il vino della piemontesità. Decisamente più amabile è il Dolcetto d’Alba D.O.C., considerato il vino dell’amicizia da bere a pieni bicchieri come da tradizione. Infine il Moscato d’Asti D.O.C.G., dolciastro, frizzantino e dal basso grado alcolico.

COSA MANGIARE A NEIVE

La ricca cucina delle Langhe è al centro della gastronomia di Neive. Sicuramente gli insaccati non possono mancare, così come il tartufo fiore all’occhiello del territorio. Poi la polenta, le carni del cuneese (il bue grasso di Carrù), le zuppe di cereali e assolutamente il vino. Infine i formaggi e il miele.

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