Autore Redazione
lunedì
31 Agosto 2020
21:10
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Cronaca - Alessandria

Un microbiglietto da visita sempre “a portata di mano”: parla un alessandrino col chip sottopelle

Un microbiglietto da visita sempre “a portata di mano”: parla un alessandrino col chip sottopelle

ALESSANDRIA – “È come avere tutto a portata di mano, anzi, ancora meglio”. L’alessandrino Yuri Selvaggio sorride nel raccontare la scelta di farsi impiantare nella mano, vicino alla base del pollice, un microchip compatibile con le tecnologie Nfc e Rfid, onde radio lette a stretto contatto. “Si tratta di una sorta di minibiglietto da visita” ha spiegato Yuri Selvaggio a Radio Gold “utile, ad esempio, ad accedere al computer con le proprie credenziali, impostare l’allarme dell’ufficio e aprire porte, l’auto o la casa. Io, ad esempio, posso anche non portare più nel portafoglio i badge o le chiavi per aprire la porta della mia casa o l’ufficio”. 

Alessandrino, Yuri lavora per Vodafone in Spagna da cinque anni e, a breve, tornerà in Italia. “All’estero questo microchip è ormai all’ordine del giorno, in particolare in Gran Bretagna, Svizzera e Germania. Molte persone hanno preso la mia stessa decisione. Posso capire che, all’inizio, possa essere visto con diffidenza ma è un dispositivo molto piccolo, non è invasivo, non si nota e, ad esempio, non comporta ritardi se, ad esempio, in aeroporto passo attraverso il metal detector. Inoltre non è geolocalizzato”. 

Secondo Yuri Selvaggio, quindi, il futuro sta arrivando anche nel nostro paese: “Il popolo italiano all’inizio è sempre un po’ diffidente ma poi si abitua. C’è però da rimarcare il fatto che il nostro paese è ancora molto indietro dal punto di vista della digitalizzazione. Ci sono stati passi importanti di recente ma c’è ancora tanto da fare ma l’evoluzione tecnologica costa tempo e fatica”. 

“Anche in questo particolare periodo dove occorre stare attenti alle distanze il microchip può essere utile” ha aggiunto Yuri “ad esempio mi è capitato di utilizzarlo per trasmettere a un mio collega i miei dati personali. È bastato far avvicinare il suo cellulare alla mia mano. All’interno del chip, poi, possono essere caricati anche i propri dati sanitari, un altro aspetto molto importante. Quale sarà il prossimo passo? Aggiungere al chip anche la possibilità di pagare, così da non dover portarsi dietro nemmeno il bancomat o la carta di credito, è solo questione di tempo ma a breve sarà così”. 

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