11 Settembre 2020
12:15
Polemica su Cirio per elogio alla cura del corpo durante il fascismo. Lui: “Frainteso”
TORINO – Pioggia di polemiche sul Governatore della Regione Alberto Cirio dopo una frase infelice sull’educazione fisica ai tempi del fascismo. “L’attività sportiva è stata trascurata completamente nel Secondo Dopoguerra. Ai tempi del fascismo c’era grande attenzione alla cura del corpo, lo sport era importante nelle scuole. Caduta la dittatura, per reazione l’attività sportiva è stata cancellata dagli istituti scolastici“. Questa la frase incriminata pronunciata da Cirio a margine dell’inaugurazione del Kinder Joy of moving Park nell’outlet di Vicolungo.
Una frase che ha scatenato l’indignazione di molti cittadini oltre che delle opposizioni. Sia a livello locale che nazionale. Su tutti il portavoce di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: “Vedo che il presidente della Regione Piemonte ha nostalgia della cura per il corpo che aveva il regime fascista. Temo che si riferisse alle cure a base di manganello e di olio di ricino agli oppositori che difendevano la democrazia e la libertà“.
Non è tardata ad arrivare la replica da parte dello stesso Cirio che ha parlato di fraintendimento. “Ho solo ricostruito storicamente perché in Italia non si insegni più ginnastica. La ragione va ricercata nel fascismo, che ha esasperato la cura del corpo. Caduta la dittatura, forse per un effetto contrario, si è abbandonata l’educazione fisica. Ma non voleva certo essere un elogio del fascismo“.