10 Dicembre 2021
12:52
Accordo Regione-medici di famiglia per accelerare le vaccinazioni in Piemonte
PIEMONTE – Questa mattina, venerdì 10 dicembre 2021, è stato siglato un nuovo accordo tra la Direzione della Sanità regionale e le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale del Piemonte per accelerare le somministrazioni dei vaccini covid.
L’impegno prevede di raggiungere le 150 vaccinazioni mensili da parte dei medici della stessa equipe territoriale, oppure, in alternativa, il raggiungimento, in forma aggregata, del totale di 150 vaccinazioni per ogni componente dell’equipe aderente alla campagna vaccinale. Un’azione che consentirebbe una notevole implementazione della capacità vaccinale dei medici di medicina generale, impegnati sia negli hub vaccinali che nei loro studi professionali.
In caso di raggiungimento dell’obiettivo di somministrazione di 150 dosi mensili, oltre all’aumentato compenso di 9 euro per ciascuna inoculazione effettuata negli hub vaccinali e di 10,50 euro per ogni vaccinazione effettuata nei rispettivi studi professionali, verrà corrisposto l’importo di 1,50 euro per ciascuna prestazione effettuata nel mese di riferimento.
Con il supporto del loro personale amministrativo e infermieristico, i medici di famiglia potranno organizzare “vax-day” a livello di equipe, di Distretto o di Asl. Nell’ambito dei “vax-day” è attivata dalle Asl la copertura, in sostituzione, da parte del servizio di continuità assistenziale, con la precisazione che l’attivazione di quest’ultima non è subordinata ad un numero minimo di medici aderenti alla campagna vaccinale. Ciascun medico appartenente alla medesima equipe territoriale svolgerà l’attività vaccinale anche in favore degli assistiti in carico agli altri componenti di tale forma aggregativa, per garantire l’erogazione del servizio anche in caso di sussistenza di eventuali situazioni di indisponibilità del singolo medico.
La fornitura dei vaccini sarà a carico dell’Asl, che, per l’attività nei centri vaccinali, dovranno inoltre considerare prioritarie le disponibilità dei medici di famiglia. Esaurite queste disponibilità, le Asl potranno considerare quelle dei medici di continuità assistenziale, liberi professionisti e altro.
“Occorre accelerare l’attività di somministrazione della terza dose vaccinale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – per contrastare la repentina diffusione del virus, evitando il rischio di un nuovo sovraffollamento dei Pronto Soccorso e della indisponibilità di posti-letto nei reparti e nelle terapie intensive. La capillarità degli studi dei medici di assistenza primaria sul territorio, nonché il rapporto di fiducia che l’assistito instaura con loro, sono condizioni in grado di garantire una maggiore adesione vaccinale. Ringrazio i medici di famiglia che hanno accolto questa nuova sfida a raggiungere obiettivi di vaccinazione sempre più ambiziosi, nell’interesse della comunità”.
“Rispondiamo con la massima determinazione alla nuova chiamata della Sanità piemontese – commentano i rappresentanti sindacali Roberto Venesia (Fimmg), Mauro Grosso Ciponte (Snami) e Antonio Barillà (Smi) – consapevoli che la vaccinazione sia il modo più efficace per contrastare la pandemia, la quale rischia nuovamente di peggiorare a causa sia delle condizioni climatiche, che inducono le persone a trattenersi nei luoghi chiusi per lunghi periodi di tempo, favorendo il contagio, sia del sopraggiungere di ulteriori varianti, potenzialmente più trasmissibili rispetto alle precedenti”.