Autore Redazione
lunedì
28 Settembre 2020
07:26
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Cronaca - Alessandria

Emergenza covid e crisi: il Piemonte tra le regioni più colpite

Emergenza covid e crisi: il Piemonte tra le regioni più colpite

PIEMONTE – Il calo dei redditi sta colpendo tutta Italia ma con peso diverso. Alla fine dell’anno le famiglie si troveranno a perdere ciascuna in media 1.257 euro l’anno, per un totale di 32 miliardi di euro di reddito annuale, bruciati dall’emergenza sanitaria e dal conseguente rallentamento economico. A calcolarlo è l’Ufficio Economico Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte su dati Istat, Svimez e SWG. A registrare le perdite più consistenti sono le famiglie dell’Emilia-Romagna, che in media lasciano sul campo -2.202 euro di reddito, il 6,4% del totale annuale. Al terzo posto però c’è il Piemonte, dietro le Marche (-3,8%, pari a -1.979 euro a famiglia).

La regione piemontese ha subito un calo medio dei redditi del 5,3%, pari a meno 1.619 euro. A seguire la Valle d’Aosta (-5,1%, -1.658 euro), la regione Puglia, che vede la perdita di reddito ridursi al -1,8%, per un rosso di -488 euro a famiglia, e la Liguria (-2,8%, pari a -897 euro).

Non tutte le tipologie di lavoratori, però, sono colpite allo stesso modo. A soffrire di più sono i redditi da lavoro autonomo e da lavoro dei dipendenti privati, che registrano flessioni rispettivamente del -13% (-40 miliardi) e dell’11% (-62 miliardi), per una perdita totale di oltre 100 miliardi di euro.

A compensare il crollo, l’aumento dei trasferimenti di Stato, che quest’anno dovrebbero incidere positivamente sui redditi per quasi 70 miliardi di euro per effetto di
provvedimenti pre-Covid (Quota 100, Reddito di cittadinanza, aumenti previsti delle pensioni, incrementi contrattuali dei dipendenti pubblici), e Cig, bonus, redditi d’emergenza, crediti di imposta e gli altri sostegni introdotti per tamponare l’emergenza. Un fiume imponente di risorse che, però, non basta a ripianare completamente le
perdite.

Un problema in particolare per il mercato interno, visto che gli italiani hanno risposto alla riduzione dei redditi incrementando la prudenza. E fanno le formiche, aumentando il risparmio e praticando tagli draconiani alla spesa. Che, nel solo semestre trascorso a partire dal lockdown, è scesa di -2.304 euro. Anche in questo caso,
però, si evidenziano differenze regionali: le perdite massime si rilevano in Valle d’Aosta (-2.915), Veneto (-2.910 euro) e Toscana (-2.820).

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