Autore Redazione
lunedì
5 Ottobre 2020
17:13
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Cronaca - Casale Monferrato

Linee ferroviarie dismesse? A Ponzano è stata pensata ed è sostenibile

Linee ferroviarie dismesse? A Ponzano è stata pensata ed è sostenibile

PONZANO – Ieri, domenica 4 ottobre 2020, all’ex stazione ferroviaria Salabue-Ponzano, ha avuto luogo la giornata di prova del ciclotreno. Il progetto, promosso tra gli altri da Alessandro Abbate, consigliere comunale casalese, è stato organizzato insieme ad Augusto Gemma, imprenditore alessandrino, e all’associazione “Nuove Frontiere”, rappresentata dai signori Mesturini e da Alessandra Bozzo.

L’evento si è svolto nel pieno rispetto delle norme anti-contagio. I partecipanti, a partire dalle ore 10,30, hanno avuto la possibilità di provare il ciclotreno, un carrello ferroviario dotato di pedali e seggiolini e pensato per il trasporto delle persone.

“Si tratta di una realtà che all’estero ha già preso piede, registrando un ampio consenso. In Italia, la realizzazione di questo tipo di mobilità è messa in dubbio a causa della burocrazia, che mette un freno a progetti di tale portata” – ha spiegato Abbate. Secondo il giovane consigliere, il progetto sarebbe “un’occasione per ridare vita alle linee ferroviarie dismesse, rilanciandole e investendo in una nuova forma di turismo sostenibile in un territorio (quello monferrino, ndr) che non ha nulla da invidiare ad altre aree geografiche piemontesi e non”.

La valorizzazione delle risorse del Monferrato avrebbe ricadute positive sul territorio. A sostenerlo, alcuni sindaci della zona che, con una diffida, hanno chiesto a R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), di avviare opere di pulizia e bonifica nei tratti ferroviari presi d’assalto dalla vegetazione. Servirebbero, inoltre, interventi di manutenzione e ristrutturazione per quanto riguarda le piccole stazioni, le cui strutture, spesso, versano in pessime condizioni e in stato di totale abbandono.

Si tornerebbe a utilizzare, così, la linea Casale-Asti, in un modo totalmente diverso e alternativo rispetto a prima; un progetto realizzabile, in linea teorica, ma osteggiato di continuo dalla burocrazia, con la quale enti e associazioni devono fare i conti per portare avanti progetti come questo in cui è coinvolta una vasta pluralità di attori sociali, da R.F.I alle comunità locali. Sarebbe, certamente, auspicabile la scesa in campo di una rete di imprese locali, pensata e strutturata per incrementare ulteriormente l’offerta culturale e turistica già esistente.

All’evento, sono intervenuti, oltre agli organizzatori, alcuni sindaci dei comuni limitrofi. Presente il primo cittadino di Ponzano, Paolo Lavagno. Sui volti di diversi cittadini, l’entusiasmo nel vedere – anche se per pochi istanti – la ferrovia nuovamente in uso. All’organizzazione hanno preso parte Carlo Gaddo (che ha reso possibile le operazioni di carico e scarico del mezzo sui binari), le forze dell’ordine, il fotografo Roby Novello e Franco Prati. Quest’ultimo si è occupato del trasporto dell’esemplare di ciclotreno.

“Spero di poter replicare presto a Casale Monferrato, con l’aiuto dell’amministrazione, che troverà solo vantaggi nell’aprire le porte a questo tipo di progetti. Lavorando insieme si possono raggiungere buoni risultati, superando anche le difficoltà burocratiche” – ha commentato ancora Abbate.

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