8 Ottobre 2020
06:22
Amag: entro ottobre saldati 15 milioni di euro di debiti. Pronti investimenti per Smart City e biodigestore
ALESSANDRIA – Un vero e proprio cambio di passo per tutto il Gruppo Amag. Entro la fine di ottobre, infatti, la multiutility si è impegnata a saldare i circa 15 milioni di euro di debiti verso i fornitori. “Si tratta di quasi 1800 piccole e medie aziende, tutte della provincia e le somme da pagare risalivano anche a 5 anni fa” ha rimarcato il presidente del Gruppo Amag Paolo Arrobbio “emetteremo in tutto circa 4850 bonifici“. Per il territorio, quindi, arriva una importante iniezione di liquidi. “Pagheremo i debiti fino al 30 settembre” ha ancora aggiunto Arrobbio “la nostra politica non è certo quella di utilizzare i fornitori come banche. La priorità è stata sempre saldare il pregresso. Così abbiamo acquisito di nuovo credibilità con gli istituti di credito“. Un passaggio fondamentale, quest’ultimo, per guardare al futuro. A questi 15 milioni, infatti, se ne aggiungono altri 55 di investimenti per i prossimi anni: 25 riguarderanno i lavori sul sistema idrico, altri 25 la cosiddetta “Smart City“, cioè il progetto che vedrà Alessandria caratterizzata da pali della luce e cassonetti “intelligenti” (“i primi cantieri dal prossimo giugno” ha anticipato Arrobbio), e altri 5 milioni per il biodigestore che sorgerà ad Alessandria, in Località Aulara. “Lavorerà solo per Amag Reti Idriche e Amag Ambiente, smaltendo i fanghi da depurazione dei nostri quattro impianti e gli sfalci del verde provenienti dai nostri Comuni del territorio che già serviamo” ha concluso Arrobbio “il biodigestore potrà accendersi o spegnersi a seconda delle nostre necessità, facendoci risparmiare almeno 120 mila euro di energia elettrica all’anno”.
“Per il territorio significa una ricaduta economica non indifferente, in particolare verso quelle aziende che in questi ultimi mesi hanno anche patito le difficoltà del lockdown” ha aggiunto soddisfatto il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco “ringrazio tutto il Gruppo Amag e il vicesindaco e assessore alle Partecipate Davide Buzzi Langhi. A me non piacciono le politiche dell’annuncio, il mio metodo si basa su sobrietà e razionalità e anche Amag da tempo sta andando in questa direzione. C’è ancora tanto da fare ma la strada principale è stata indicata”.
Tutto questo a fronte di importanti tagli sui costi di esercizio per acquisto di beni e servizi. Il budget 2021 del Gruppo, infatti, è stato sforbiciato di un quarto rispetto a quello del 2020. “Ma” ha precisato il presidente Arrobbio “da questi tagli abbiamo escluso i costi per il personale. Per noi è un bene primario e proprio per questo vareremo un piano per stabilizzarlo”.
“Abbiamo voltato pagina” ha concluso l’amministratore delegato del Gruppo Amag Adelio Ferrari “basandoci sull’efficientamento dei servizi e sulla professionalizzazione dei dipendenti. A breve usciranno i bandi per otto posti tra figure apicali e ragionieri, oltre che per 10 operatori ecologici. Riguardo al rifacimento della sede di via Chiesa abbiamo optato per un progetto molto più sobrio e razionale rispetto a quello che invece avevamo ereditato”.
“Un progetto, il precedente, che abbiamo subito accantonato quando abbiamo visto le cifre” ha ricordato, infine, il presidente Paolo Arrobbio “avrebbe comportato lavori per 5 milioni, senza copertura. Sarebbe stata una nuova sede faraonica, con giardini pensili, non certo in linea con i tanti debiti che avevamo e con la nostra linea di azione”.