Autore Redazione
sabato
10 Ottobre 2020
16:09
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Cronaca - Alessandria

Vaccino contro l’influenza: ecco tutte le informazioni utili

Vaccino contro l’influenza: ecco tutte le informazioni utili

ALESSANDRIA – In Piemonte il 26 ottobre partirà ufficialmente la campagna vaccinale. La nostra regione partirà in ritardo rispetto ad altre, basti pensare che in Emilia Romagna i vaccini saranno disponibili già da martedì 13. Questo però non vuol dire che le regole per la somministrazione e l’acquisto delle dosi siano diverse dal resto d’Italia. Partiamo dalla prima certezza: il vaccino non è obbligatorio ma vivamente consigliato.

Per la stagione 2020-2021 il Governo ha stabilito la gratuità del vaccino a partire dai 60 anni (prima era solo per gli over 65). Una scelta per evitare che Covid-19 e influenza si vadano a sovrapporre creando criticità importanti negli ospedali. Per questo è stato fortemente raccomandato anche ai bimbi nella fascia d’età dagli 0 ai 6 anni d’età. Per medici e infermieri non c’è l’obbligo come spesso si è sentito dire, ma anche in questo caso l’invito rivolto ai sanitari è quello di usufruire del vaccino contro l’influenza. L’obiettivo è quello di ottenere così una copertura vaccinale nella popolazione pari al 75% anche se l’optimum sarebbe intorno al 95%.

Il vaccino è vivamente consigliato anche per tutti coloro che corrono un rischio maggiore di andare incontro a complicanze o ricoveri. L’elenco stilato dal ministero della Salute è molto lungo e comprende tutte le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza o nel periodo postpartum; tutti i soggetti di età pari o superiore ai 60 anni; i bambini e gli adolescenti a rischio di  sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;  gli individui di qualunque età ricoverati presso le strutture per lungodegenti; i donatori di sangue; i lavoratori addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (sanitari, forze dell’ordine, ecc); tutti i soggetti ad alto rischio di complicanze in caso di infezione da influenza. In particolare i soggetti più a rischio sono coloro che soffrono di: malattie dell’apparato cardio-circolatorio; diabete mellito e altre patologie metaboliche; insufficienza renale/surrenale cronica; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; immunodepressi; malattie infiammatorie croniche; patologie per le quali sono previsti interventi chirurgici; malattie che provocano problemi respiratori; epatopatie croniche.

I vaccini possono essere somministrati negli studi dei medici di famiglia e dai pediatri, ma anche nelle strutture sanitarie o negli ambulatori vaccinali e di prevenzione.

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