Autore Redazione
martedì
20 Ottobre 2020
06:51
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Cronaca - Alessandria

I lavoratori del comparto delle pulizie incrociano le braccia: domani presidio davanti alla Prefettura

I lavoratori del comparto delle pulizie incrociano le braccia: domani presidio davanti alla Prefettura

ALESSANDRIA – Il comparto degli addetti alle pulizie e multiservizi incroceranno le braccia mercoledì 21 ottobre. Una mobilitazione nazionale che farà tappa anche ad Alessandria dove i lavoratori del settore, salvo modifiche legate al nuovo Dpcm, si uniranno in presidio davanti alla Prefettura dalle 10. A seguire i sindacati di categoria Filcams, Fisascat, Uil Trasporti e Uiltucs chiederanno un incontro con il prefetto per esporre la problematica di un intero comprato produttivo in attesa di un rinnovo e aumento contrattuale oltre che di un adeguato riconoscimento della professionalità acquisita.

Anche nei giorni di maggiore paura e confusione dovuta alla pandemia arrivata così improvvisamente io e i miei colleghi non ci siamo mai tirati indietro per garantire un ambiente sanificato e sicuro, nonostante avessimo paura del contagio e il materiale a disposizione non è stato da subito adeguato”, ha spiegato Nando, da 15 anni addetto alle pulizie in una delle maggiori aziende gomma-plastica della provincia e delegato Uil.

L’ospedale, fino a quel momento il mio consueto luogo di lavoro, nell’arco di pochi giorni si è riempito di nuovi e gravi pazienti affetti da sintomi Coronavirus e noi abbiamo dovuto rimboccarci le maniche, mettere da parte la paura e continuare a prestare servizio, per tutto il turno e oltre, indossando nuove ingombranti protezioni che rendevano il lavoro più faticoso, nella consapevolezza che fosse la cosa giusta e indispensabile da fare”, ha invece voluto ricordare Daniela, addetta pulizie all’ospedale civile di Alessandria e delegata Filcams Cgil.

Infine Domenica, delegata Fisascat Cisl, ricorda come da sette anni e mezzo il contratto sia fermo: “Non vogliamo più essere invisibili, ma rivalutati per il lavoro che svolgiamo, in tutte le condizioni possibili, come ampiamente dimostrato”.

Per i sindacati l’atteggiamento tenuto dalle parti datoriali non è più sostenibile, basta al rinvio dei tavoli di incontro già calendarizzati. Serve ora coerenza e un cambio di passo che porti, nel più breve tempo possibile, a risultati concreti. Chiediamo un significativo aumento salariale, un rafforzamento delle tutele normative in situazioni di cambio di appalto oltre all’ ampliamento delle misure in ambito salute e sicurezza. Solo il rinnovo del contratto nazionale sarà il dovuto riconoscimento della professionalità e dedizione dimostrata dai lavoratori del settore che non si sono fermati nemmeno nelle fasi più critiche e concitate del lockdown.

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