Autore Redazione
giovedì
22 Ottobre 2020
10:01
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Cronaca - Alessandria

Morto il pianista Giachero: protagonista nuova scena jazz italiana. Era di Alessandria

Morto il pianista Giachero: protagonista nuova scena jazz italiana. Era di Alessandria

ALESSANDRIA – Il pianista e compositore Alessandro Giachero, tra i protagonisti della nuova scena jazz italiana, è morto oggi a Siena, a causa di un malore, all’età di 49 anni. Nato ad Alessandria il 19 gennaio 1971, Giachero risiedeva da tempo nella città del Palio dove ha perfezionato i suoi studi presso la scuola di Siena Jazz, per poi diventarne docente e direttore didattico della University of Siena Jazz. Dal 2016 era docente di pianoforte jazz e pianoforte complementare presso il Conservatorio ‘Maderna’ di Cesena.

Proprio l’istituzione Siena Jazz ha dato la notizia dell’improvvisa scomparsa, “stringendosi attonita intorno alla famiglia di Alessandro Giachero“. Il presidente di Siena Jazz Fabio Bizzarri, Il Consiglio di Amministrazione, il corpo docente e non docente e gli allievi “si uniscono al dolore della famiglia e piangono il grande musicista,
pianista, compositore e improvvisatore, il didatta eccezionale per la sua dedizione ed il suo impegno, ma soprattutto, la splendida persona che è stato per loro“.

Giachero inizia lo studio del pianoforte all’età di 8 anni diplomandosi nel 1994 presso il Conservatorio di Alessandria. L’anno seguente è vincitore del Premio ‘Ghislieri’ come miglior Diploma in Pianoforte. Nel 2000 consegue la laurea in musica ‘Graduate Diploma in Music’ presso il Leeds College of Music in Inghilterra e dopo aver vinto un Prize Award per ‘Electronique Keyboard’. Ha conseguito il Diploma del Corso Biennale di Alta Qualificazione Professionale di Musica per Trio presso l’associazione Siena Jazz sotto la guida del trio di Stefano Battaglia con Paolino Dalla Porta e Fabrizio Sferra. Ha conseguito la laurea specialistica in jazz e arrangiamento presso il Conservatorio ‘Luigi Cherubini’ di Firenze.

È stato segnalato dal Top Jazz 2005 tra i migliori nuovi talenti del jazz italiano sia come pianista solista, sia con il progetto T.R.E con Stefano Risso e Marco Zanoli tra i migliori gruppi dellìanno. Nel 2006, nello stesso referendum, è tra i primi dieci nuovi talenti del jazz italiano e T.R.E. e il disco Riflessi tra le migliori formazioni e i migliori dischi dell’anno 2006. Faceva parte stabilmente del William Parker Resonance Quartet (con Hamid Drake alla batteria e Daniele Malvisi al sax contralto) e del Anthony Braxton Quartet (con Antonio Borghini al contrabbasso e Cristiano Calcagnile alla batteria). È stato vincitore di numerosi premi.

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