Autore Redazione
domenica
25 Ottobre 2020
07:05
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Cronaca - Alessandria

Le Regioni dicono no a nuove restrizioni: ecco la lettera con le richieste inviata a Conte

Le Regioni dicono no a nuove restrizioni: ecco la lettera con le richieste inviata a Conte

ROMA – No, questa volta le Regioni vogliono evitare a tutti i costi nuove restrizioni se non addirittura un nuovo lockdown. Una presa di posizione netta contro il Governo che già ieri, sabato 24 ottobre 2020, era pronto a presentare un nuovo Dpcm in cui, tra le altre cose, si estendeva il coprifuoco per bar e ristoranti alle ore 18 e si chiudevano palestre e piscine. Tutto era già stabilito, tanto che il premier Conte in serata avrebbe dovuto tenere una nuova conferenza stampa. Il testo del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri però non è andato giù ai governatori delle regioni, che si sono messi di traverso inviando una controproposta per evitare la chiusura. Ecco i cinque punti presenti nella lettera:

  • Si richiede l’estensione della didattica a distanza fino al 100% per le scuole secondarie superiori e per le università;
  • Al fine di rendere sostenibile il lavoro delle ASL/Regioni in tempo di emergenza riducendo il carico di lavoro dovuto alle difficoltà nel contact tracing si dovrebbe destinare i tamponi (molecolari o antigenici) solo ai sintomatici e ai contatti stretti (familiari e conviventi) su valutazione dei Dipartimenti di prevenzione e si dovrebbe riservare la telefonata giornaliera per i soggetti in isolamento o quarantena a specifici casi su valutazione dell’operatore di sanità pubblica;
  • Prevedere l’orario di chiusura per i ristoranti alle ore 23.00, con il solo servizio al tavolo mentre per i bar prevedere la chiusura alle ore 20.00 ad eccezione degli esercizi che possono garantire il servizio al tavolo nonché eliminare l’obbligo di chiusura domenicale;
  • Eliminare all’art.1, comma 6 lettera f), il riferimento “impianti nei comprensori sciistici”;
  • Prevedere nel fine settimana la chiusura dei centri commerciali, con eccezione di alimentari e farmacie.

Inoltre le Regioni hanno chiesto, come modifica del nuovo Dpcm pronto a essere emanato dal Governo, di valutare le chiusure relative a palestre, piscine, centri sportivi, cinema, teatri ecc., anche valutando i dati epidemiologici di riferimento. Ma anche sostegno per tutte quelle attività che hanno avuto problemi a causa della diffusione del Covid-19.

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