Autore Redazione
lunedì
26 Ottobre 2020
05:16
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Cronaca - Alessandria

Covid, Fornaro (LeU): “A ottobre in Piemonte diffusione molto più veloce rispetto alla media italiana”

Covid, Fornaro (LeU): “A ottobre in Piemonte diffusione molto più veloce rispetto alla media italiana”

PIEMONTE – Il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera Federico Fornaro ha lanciato un vero e proprio allarme rispetto ai contagi covid in Piemonte. “Nella nostra regione” ha detto il parlamentare “a ottobre la velocità della diffusione è stata molto più elevata rispetto alla media nazionale, in tutte le categorie (ricoverati, terapie intensive, isolamento domiciliare e totale positivi). Tra i ricoverati, fatto 100 il dato di domenica 4 ottobre, in Italia domenica 25 ottobre si è arrivati a 365 e in Piemonte a 741. Vuol dire che in un mese il numero dei pazienti ricoverati in ospedale è cresciuto di 3,65 volte, mentre in Piemonte di 7,41 volte. In valore assoluto in Piemonte in quattro settimane si è passati da 216 a 1601 ricoverati con questo trend settimanale: 216, 378, 780, 1.601″. 

“Tra i ricoverati in terapia intensiva” ha anche ricordato il politico di Liberi e Uguali “fatto 100 il dato di domenica 4 ottobre, in Italia si è arrivati a 399 e in Piemonte a 723, con un rapporto tra il dato regionale rispetto a quello nazionale lievemente migliore rispetto ai ricoverati. Tra i positivi curati a casa in isolamento domiciliare, in quattro settimane si è passati da 100 a 388, mentre in Piemonte da 100 a 579. Nel totale dei positivi, in Italia da 100 del 4 ottobre si è arrivati a 387 e in Piemonte a 590″. 

“Per comprendere il trend di crescita piemontese assai più veloce rispetto al resto d’Italia, i ricoverati in Piemonte erano il 4 ottobre 2020 il 6,57% del totale Italia, l’11 ottobre l’8,36%, il 10,94% il 18 ottobre e il 13,33% il 25 ottobre. Questi pochi dati segnalano una crescita molto più rapida del virus rispetto al già critico quadro epidemiologico italiano. L’impennata dei ricoverati potrebbe essere legata sia a un’età media maggiore dei pazienti rispetto alla media nazionale, sia essere una spia della difficoltà di gestione del sistema dei tracciamenti e della medicina territoriale nel suo complesso. Non è tempo per le polemiche e si deve cercare di collaborare tutti al meglio per affrontare questa seconda ondata. Essenziale in questa fase il coinvolgimento dei sindaci nella gestione della emergenza sanitaria e la massima responsabilità individuale”.

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