Autore Redazione
venerdì
30 Ottobre 2020
08:13
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Cronaca

Il commissario per l’emergenza Arcuri: “Muovetevi il meno possibile. Situazione grave”

Il commissario per l’emergenza Arcuri: “Muovetevi il meno possibile. Situazione grave”

ROMA – “I contagiati da coronavirus sono otto volte di più di 21 giorni fa, la progressione dell’indice Rt determina un raddoppio ogni settimana. Ogni numero vale più di mille parole“. A dirlo è stato il commissario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri. In conferenza stampa ha spiegato che “il 21 marzo c’erano 6.557 contagiati, quel giorno morirono 793 italiani. Fino a quel giorno il 9% dei contagiati era morto e solo l’11% guarito. Fino a ieri, invece, il 6% dei contagiati purtroppo non c’è più, ma il 47% è guarito”.

Facendo sempre un paragone con la prima ondata, Arcuri ha spiegato che “a marzo il 52% dei positivi si curava a casa, ieri il 95%. Il 7% era in terapia intensiva, ieri lo 0,6%. Siamo in un altro mondo, prima il virus correva più forte di noi, correva e uccideva. Ora lo inseguiamo e lo colpiamo“. Questo però non vuol dire che la situazione sia meno grave di quanto accaduto a marzo: “Stiamo vivendo un nuovo dramma, ma per affrontarlo dobbiamo capire quanto è diverso. Non abbiamo problemi reali di affollamento delle terapie intensive, ma abbiamo un grave problema di affollamento degli ospedali“.

Arcuri poi ha voluto lanciare un appello agli italiani: “Muoviamoci il meno possibile. Abbiamo in animo di aumentare ad almeno 200 mila la capacità quotidiana di tamponi e da lunedì faremo almeno altri 100 mila test molecolari rapidi antigenici, quindi sarà possibile uno screening di 300 mila italiani. A marzo facevamo 26 mila tamponi al giorno, 12 volte di meno“.

Arcuri ha voluto anche chiedere una mano ai “medici di base e pediatri di libera scelta dovranno aiutarci ancora di più di quanto hanno fatto finora. Dobbiamo chiedergli di curare il più possibile a casa, dotandoli dei dispositivi di sicurezza adeguati. Dobbiamo a tutti i costi alleggerire la pressione sugli ospedali“.

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